Cantieri d’Arte nasce come progetto nel 2005 a Viterbo e, ad oggi sviluppato su tutto il territorio Nazionale e in particolare nell’area del Mediterraneo, si prefigge di indagare lo stretto legame insito tra arte e città. Ovvero, come l’arte parli e rappresenti l’ambiente sociale da cui proviene o a cui fa riferimento.
Giovedì 23 Aprile, al Biancovolta di Viterbo, si è inaugurato Decon-structing Reality, una mostra collettiva sullo spazio pubblico in area mediterranea, a cura di Marco Trulli, il quale ha selezionato una serie di video di 8 artisti diversi, dalla Spagna alla Grecia, passando dalla Palestina ad Israele. Ve ne anticipiamo alcuni.
Democracia, ad esempio è un collettivo spagnolo che ha realizzato il video Ser y Durar, servendosi della collaborazione di alcuni giovani chiamati a praticare la loro disciplina, il parkur, all’interno del cimitero civile di Madrid. In questo cimitero ha infatti trovato sepoltura in passato, chi non apparteneva alla Chiesa Cattolica, come il Presidente della Prima Repubblica Estanislao Figueras o la leader comunista Dolores Ibarruri. Il movimento di questi giovani praticanti di parkur, si scontra con l’immobilità della necropoli, come per voler ridar memoria alla storia passata e soprattutto a coloro che hanno fatto la storia dell’emancipazione dell’individuo. Democracia sembra quasi voler sollevare dall’indifferenza quella società che ha depositato nel fondo di un cassetto le tante aspirazioni egualitarie e rivoluzionarie della storia spagnola.
Laura Cazzaniga è invece l’autrice di Z, un video ambientato in Grecia, nella Grecia attuale della crisi. L’attenzione dell’artista è rivolta infatti a quei cosidetti paesi dell’ area mediterranea denominati PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), quasi in senso dispreggiativo, per paragonarli ai maiali, ma che in realtà sono i paesi che attualmente si trovano a vivere le peggiori condizioni economiche. Laura si è appunto recata in Grecia, dove ha tappezzato la città di cartoncini riportanti la lettera Z stampata sopra. In Grecia la lettera Z deriva dalla parola Zei, che significa “vive”, e veniva scritta durante i cortei di protesta contro la Dittatura dei colonnelli. Ma a distanza di anni, quella lettera susciterà ancora lo stesso stato d’animo negli individui, soprattutto in un periodo di protesta e disagio come quello attuale? Come reagiranno? Si ricorderanno del suo significato?Proprio a ciò vuole rispondere il video della giovane artista.
Randa Maddah è un’artista Palestinese, autrice del video Light Horizon. Ci viene mostrata una dimora, del villaggio di Aint Fit in Siria, completamente distrutta dalle bombe. Ma all’interno di essa, si aggira qualcosa di vivo; una donna, che con maestria e dedizione, riassembla i pezzi di una vita passata probabilmente, ricostruendo come possibile la sua abitazione. Perchè questa è la vita dei Palestinesi: non ci si può lasciare abbattere e distruggere dalla guerra. Bisogna combatterla, non solo con le armi, ma anche con lo spirito, e sperare Sempre, in un futuro migliore, restando in una attesa attiva.
Tra gli altri artisti esposti, Irene Dioniso (Italia), Khaled Jarrar(Palestina), Moussa Sarr(Francia), Tzion Abraham Hazan(Israele) e Amir Yatziv(Israele).
La mostra presso il Biancovolta, in via delle Piagge, si terrà dal 23 al 26 Aprile, dalle 17:30 alle 20:00.
Inoltre, domenica 3 Maggio, al Piazzale degli Etruschi (quartiere Santa Barbara) alle ore 16:30, si svolgerà il Laboratorio Urbano Quotidiano; una passeggiata tra le strade di Santa Barbara, per scoprire nuovi punti di vista attraverso i quali guardare alla città, come avrebbe fatto Jane Jacobs, attivista e urbanista che tanto scrisse sul come costruire una città attraverso le comunità.