Da domani basterà un semplice clic per avviare il film della vita: immagini, filmati, messaggi. E dov’è la novità? C’è già Facebook che inonda telefonini e invade la realtà quotidiana. Ok. Ma contattare i propri cari che sono passati a miglior vita non è così semplice e sbrigativo a meno che non si abbia a disposizione un tavolo a tre gambe e amici predisposti a impegnative sedute che ne evochino gli spiriti. Da domani invece basterà un semplice clic. Appunto. Una placca in ceramica sigillata a una lapide funeraria che, collegata a un telefonino (non chiedeteci, per favore, dettagli legati all’alta tecnologia) permetterà a chiunque di ”entrare” nella vita, nei miracoli e nella morte (anzi, no, sarebbe un doloroso ricordo) del de cuius. Cioè del caro estinto del quale, ovviamente, sarà rispettata la privacy. In altre parole, servirà una password per sfogliarne un album, ascoltarne un messaggio, seguirne un avvenimento legato alla vita che fu.
Per chiarire meglio il concetto. Cioè per lasciare l’immaginario e tornare sulla terra, c’è chi – nel caso specifico, Patrizio Rotatori, socio della Cooperativa Terra e Mare – si è inventato un collegamento mediatico (da non confondere con medianico) tra i vivi e i morti. Una piccola placca in ceramica e un cellulare per ridare esistenza ai defunti. Una placca che permetterà l’accesso a una sorta di banca dati che potrà essere aggiornata, arricchita, abbellita progressivamente.
Una home page uguale per tutti (date e luoghi di nascita e di decesso) e ”approfondimenti”, solo tramite password, sulla vita più o meno intima di chi riposa al di là della lapide. O sotto la nuda terra. Sai che seccatura per chi magari sarà costretto a ricordare puntualmente e pedissequamente le tappe della propria esistenza. Specialmente nel mese di novembre quando con le foglie cadrà una pioggia di clic su tante povere anime che avevano creduto nel riposo eterno.
Ma, indubbiamente, la trovata di Rotatori è suggestiva, a cominciare dall’acronimo ”iQrip” (la nuvola dei ricordi). Suggestiva ma pure proficua per la piccola azienda di Tarquinia ora in fase di promettente crescita. «Abbiamo già tante prenotazioni e ci stiamo attrezzando, per i miracoli ci vuole tempo». Già.
Raffaele Sollecito, il giovane implicato e poi assolto per l’omicidio di Meredith Kercher ha già aperto contatti con l’aldilà. Nel caso specifico il ragazzo barese ha creato una rete di distribuzione di fiori per i morti: da Bolzano ed Agrigento. Operazione sostenuta anche con in contributi della Regione Puglia. http://beonmemories.com/ Il business è business.
La Cooperativa tarquiniese vuole andare oltre i crisantemi: con i propri cari si potrà anche parlare, ricordare, ripassare i momenti belli della vita. Basterà un semplice tocco di un dito e pagare un canone mensile. Di quanto? «Non abbiamo ancora deciso», si limita a dire Rotatori. Almeno dica quando? «Probabilmente a fine anno». In fondo qualche mese che vuoi che sia di fronte all’eternità?