Uno spaccato socio culturale e allo stesso tempo storico del nostro Paese attraverso le corrispondenze di personaggi noti e gente comune. Il Festival delle Corrispondenze dal 7 al 9 settembre, nello splendido scenario di Monte del Lago (PG), al Trasimeno, proporrà una tre giorni di appuntamenti che spaziano dal talk show, agli spettacoli, passando per mostre, convegni, musica e approfondimenti storici. Al centro gli scambi epistolari di uomini e donne che hanno fatto la storia del Paese o che, attraverso le proprie corrispondenze, ci hanno lasciato testimonianze e vissuti indimenticabili. Un evento che riesce a miscelare in maniera inedita dibattito sull’attualità, analisi storica e sociologica e letteratura attraverso le corrispondenze reali o immaginarie, coinvolgendo tutti gli spazi del borgo. In programma una mostra (IN ANTEPRIMA NAZIONALE) che raccoglie una selezione delle oltre diecimila lettere spedite a Eleonora Chiavarelli, moglie e poi vedova di Aldo Moro, dai giorni immediatamente dopo il sequestro (16 marzo 1978) fino al 2008. C’è la lettera della vedova di Allende e quella del pensionato che intendeva esprimere la sua solidarietà e il suo dolore per una vicenda terribile e unica come quella del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro. Una marea di lettere (e chissà quante non arrivarono a destinazione) che la vedova di Moro conservò in diversi faldoni apponendo la dicitura “Carteggio di solidarietà” senza mai renderle pubbliche. Alla morte di Eleonora, per volontà dei figli le lettere sono state depositate presso l’Archivio Flamigni affinché si provvedesse alla tutela e alla valorizzazione di questo prezioso tesoro. Sempre dedicati alla memoria di Moro sono altri due appuntamenti del festival umbro: il reading del giornalista Marco Damilano, dal titolo Che cosa ha perso l’Italia con la morte di Moro. Perché i fatti tragici del 1978 spiegano il nostro presente e il nostro futuro, e la Lectio Magistralis di Miguel Gotor, dal titolo Aldo Moro. Lettere dalla prigionia, in programma domenica 9 settembre. Oppure le 140.000 lettere provenienti da ogni parte del mondo indirizzate a Gigliola Cinquetti subito dopo la vittoria sanremese. Nel periodo dei suoi maggiori successi – tra 1964 e 1979 – Gigliola riceve dai suoi fan circa 140.000 lettere. Missive catalogate e conservate con cura dalla famiglia dell’artista veronese per più di trent’anni e poi donate, nel 2001, al Museo Storico del Trentino. Siamo all’inizio degli anni sessanta quando migliaia di italiani, per niente toccati dal boom economico e in fuga dalla povertà, si presentavano alla dogana di Chiasso per entrare in Svizzera e rincorrere così un sogno di benessere, o almeno di tranquillità, per sé e la propria famiglia. In quegli stessi anni Gigliola Cinquetti diventa una celebrità in tutto il mondo dopo la vittoria a Sanremo con “Non ho l’età (per amarti)”. Storie parallele che proprio grazie a quella vittoria invece si toccano fino a mischiarsi offrendoci un racconto unico e personale dei “nostri migranti”. E partendo da questo patrimonio di parole che sabato 8 settembre, nell’ambito della VII edizione del Festival delle Corrispondenze a Monte del Lago – Magione (Pg), si parlerà di come eravamo noi, italiani migranti e della nostra cultura popolare. A parlarne saranno Olmo Cerri, regista del documentario Non ho l’età (Italia-Svizzera 2017) che proprio dall’archivio è partito per il suo lavoro cinematografico, e Quinto Antonelli della Fondazione Museo Storico del Trentino, che custodisce l’archivio Cinquetti. Il Festival delle Corrispondenze nasce nell’ambito del Premio nazionale Vittoria Aganoor Pompilj, giunto alla 20^ edizione. Un concorso guardato con interesse dalle piccole e grandi case editrici italiane, che comprende anche una seconda sezione riservata a componimenti in forma di lettera rivolti a scrittori o aspiranti.
Organizzato e promosso dal Comune di Magione – Ufficio cultura, l’evento si svolge, come da tradizione, nello splendido scenario naturale del borgo di Monte del Lago affacciato sul Trasimeno, con la Villa Aganoor, appartenuta alla celebre poetessa, quale location principale, insieme alle vie e alle piazze del paese.
Programma completo su: www.festivaldellecorrispondenze.it