Con Pier Isa della Rupe alla scoperta della “Regina delle Figlie della luna”

di Luciano Pasquini

Solo un viaggiatore senza bagaglio, privo di preconcetti, luoghi comuni, e con occhi liberi si lascia osservare da ciò che lo circonda senza filtri e salire lungo i sentieri che conducono in cima al Montecchio, nell’interpretazione di un percorso denso di significati esoterici che portano ai siti: della capanna di Bianca e Andrea, al masso della fertilità, per passare davanti alla stele della strega Bruciata, al Braciere dei filtri di amore, agli Occhi della Dea Madre, per arrivare infine alla Piana Sacra ed al Trono o Portale della Regina delle Figlie della Luna sul sito nelle delizioso sito di Bagnaia noto in passato come dimora delle streghe e vivere le storie e vibrazioni che emana.
Abbiamo conosciuto Pier Isa della Rupe studiosa del sito, autrice del libro “Streghe” (Pubblisfera edizioni) terminato dopo anni di ricerche, durante la passeggiata organizzata dai “Civita Writers” in occasione dell’equinozio di primavera, in compagnia del prof. Emiliano Macchioni. Pier Isa della Rupe figura minuta con i capelli bianchi raccolti in un treccia e con una fascia che le cinge la fronte, inizia salendo il ripido sentiero verso la sommità e racconta di storie fantastiche, di fate provenienti da mondi lontani sperduti nelle galassie, in grado di volare come gli uccelli, chiude gli occhi quando racconta, con la sua voce carezzevole, come se la scena si svolgesse li davanti a lei. Ben presto con un buon passo sale alla volta della “roccia della fertilità” dalla forma inequivocabile, dove per passarci come segno propiziatorio va lasciato un seme raccolto lungo il percorso per far si che la forza rigeneratrice della natura faccia il suo corso. Posizionato a 42°25’48’’ N – 12°10’ 16’’ .A circa 540 di altitudine apre la porta ai siti successivi. Riesciamo a seguirla da vicino nella sua salita nonostante il gruppo sia leggermente rimasto indietro, la curiosità di arrivare prima e non essere distratto e immortalare il contesto senza distrazioni è troppo forte. Sullo spiazzo in cima al Montecchio, altre siti ci attendono, collocati secondo una linea immaginaria che da Est va verso Ovest, per finire al portale della “Regina delle Figlie della luna” dove il tempo e l’erosione hanno lasciato ancora intuire le forme originarie. Qui altre ci attendono altre storie fantastiche che riempiono l’immaginazione dei presenti, e sembrano voler rallentare lo scorrere del tempo.
Intanto si sta facendo buio, un sole rosso sta tramontando ad ovest mettendo in risalto la forma degli alberi che ci circondano.
L’ultima magia che ci concedono le “Figlie della Luna” prima di ritornare sulla strada da dove siamo partiti. Per Pier Isa della Rupe resta il tempo di apporre alcune dediche sul suo libro, è scesa la sera e l’oscurità copre tutto ciò che rimane dietro di noi.

 

 

 

 

Foto di Luciano Pasquini

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