Si apre la nuova grande stagione teatrale al Teatro Unione di Viterbo. Da novembre ad aprile, un calendario fitto di appuntamenti, con nove titoli di grande prosa. Anche quest’anno il cartellone propone nomi eccellenti del mondo teatrale e dello spettacolo, titoli e protagonisti in tournée nei più grandi teatri italiani, a dimostrazione dell’alta qualità della proposta artistica. Il Teatro dell’Unione torna ad essere un vero e proprio polo culturale per Viterbo e per l’intera provincia, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, che da tre anni organizza le stagioni dell’Unione.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sorprese ci riserverà il cartellone.
9 – 10 novembre: Gabriele Lavia recita e dirige “I giganti della montagna”, il testamento artistico di Luigi Pirandello, il testo forse più poetico e visionario dell’autore agrigentino, purtroppo rimasto incompiuto. Lo stesso spettacolo era nel cartellone della precedente stagione teatrale, ma era stato annullato per un infortunio del maestro Lavia. Rappresentazione di grandissimo successo, inaugura alla grande la stagione 2019/20. Lo spettacolo andrà in scena il 9 novembre alle ore 21.00 in abbonamento, e il giorno successivo in replica alle 18.30 fuori abbonamento.
30 novembre: “Fronte del porto” di Budd Schulberg, traduzione ed adattamento di Enrico Ianniello. Con Daniele Russo, Emanuele Maria Basso, Antimo Casertano, Antonio D’Avino, regia di Alessandro Gassmann. Ambientato nella Napoli di quarant’anni fa, è una storia corale dalla forte carica emotiva e sociale, tra sofferte relazioni personali e atmosfere cariche di suspence. Ianniello ha immaginato la storia a partire dall’omonima opera dell’americano Schulberg, divenuta la base per il film di Elia Kazan vincitore di otto Oscar nel 1954 e interpretato da Marlon Brando.
8 dicembre: “Ditegli sempre di sì”, commedia di Eduardo de Filippo, con la Compagnia di Teatro di Luca de Filippo, protagonisti tra gli altri un grande Gianfelice Imparato e Carolina Rosi, regia di Roberto Andò. Uno dei primi testi scritti da Eduardo, opera vivace e colorata in cui il protagonista è un pazzo metodico e maniaco della perfezione.
11 gennaio: “Madre Courage e i suoi figli” di Bertolt Brecht, con Maria Paiato, regia di Paolo Coletta. Testo scritto da Brecht quando si trovava in esilio, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Coletta dirige la grande Maria Paiato in una nuova versione del capolavoro brechtiano, dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia al nostro presente.
1 febbraio: “La cena delle belve” di Vahè Katcha, versione italiana di Vincenzo Cerami, protagonisti Maurizio Donadoni, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo. Il pluripremiato spettacolo teatrale francese “Le repas des fauves” arriva anche in Italia. Ambientato nell’Italia del ’43, in piena occupazione tedesca, racconta di una tragica rappresaglia che irrompe tragicamente in una tranquilla cena di compleanno.
23 febbraio: “Regalo di Natale” di Pupi Avati, con Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro di Biase, Fulvio Pepe, regia di Marcello Cotugno. Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. La partita si rivelerà presto tutt’altro che amichevole, tra fallimenti, sconfitte, menzogne ed inganni. Uno dei più lucidi e amari film di Avati.
15 marzo: “Cous Cous Klan” di Gabriele De Luca, spettacolo di Carrozzeria Orfeo. In un parcheggio abbandonato e degradato di una grande città sorge una micro comunità di senzatetto, ognuno dei quali con una bizzarra storia personale. Carrozzeria Orfeo è una giovane compagnia indipendente che nel giro di pochi anni ha conquistato un suo spazio nei più importanti teatri nazionali.
27 marzo: “Si nota all’imbrunire – Solitudine da paese spopolato” scritto e diretto dalla pluripremiata autrice Lucia Calamaro, con Silvio Orlando, Maria Laura Rondanini, Roberto Nobile, Vincenzo Nemolato. Intensa riflessione sui rapporti familiari e sull’elaborazione di un lutto. Un grande Silvio Orlando, che conferisce al protagonista sensibilità e spessore.
4 aprile: “Minchia signor tenente” di Antonio Grosso, regia di Nicola Pistoia. Testo che nasce nel 2008, viene replicato ben 370 volte ed è stato visto finora da circa 70 mila spettatori, tanto da diventare un vero e proprio spettacolo cult. Commedia che parla di mafia, ma in maniera totalmente comica ed originale.
«Quello dell’Unione è uno dei teatri più belli d’Italia», ha affermato il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena, intervenuto questa mattina nel foyer del teatro per la conferenza stampa di presentazione. «Un motivo d’orgoglio per Viterbo e per i miei concittadini. Ancora di più per i tanti appassionati di teatro, che ogni anno attendono la nuova stagione di appuntamenti».
Alla conferenza hanno partecipato l’assessore alla Cultura Marco de Carolis e Luca Fornari di ATCL, che ha aggiunto: «Abbiamo tanti progetti in cantiere, per far sì che la cultura continui ad essere elemento fondante dell’intera comunità. E per questo ringrazio l’amministrazione comunale per il suo supporto». «Vogliamo che il Teatro dell’Unione sia vivo 365 giorni all’anno», ha concluso De Carolis. «Per questo stiamo lavorando affinché possa essere reso visitabile per i turisti e per gli stessi viterbesi».
I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti sono consultabili sul sito www.teatrounioneviterbo.it.
La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00. Aperta anche la domenica con gli stessi orari, in caso di spettacoli o altre attività; chiusa il lunedì.
Teatro Unione, una stagione di grande teatro con 9 spettacoli di grande prosa
di Donatella Agostini