Al Granillo l’ennesimo torto.Calabro e Foresti: “Abbiamo visto i ragazzi piangere nello spogliatoio”.

Reggina (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Garufo, Bianchi (1′ st Sounas), De Rose, Rolando (37′ st Paolucci); Bellomo (20′ st Rivas); Reginaldo (1′ st Denis), Corazza (20′ st Doumbia).
A disposizione: Farroni, Geria, Blondett, Gasparetto, Rubin, Mastour, Salandria.
Allenatore: Domenico Toscano.

Viterbese (3-5-2): Vitali; Atanasov, Markic, Baschirotto; De Giorgi, Besea, De Falco (26′ st Bensaja), Bezziccheri (27′ st Sibilia), Urso (11′ st Bianchi, 42′ st Molinaro); Pacilli (26′ st Culina), Volpe.
A disposizione: Pini, Antezza, Milillo, Molinaro, Simonelli.
Allenatore: Antonio Calabro.
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto
Assistenti: Dario Gregorio e Giovanni Mittica di Bari.
Marcatori: 40′ st Denis rig. (R).
Note – Spettatori 9.491, di cui 17 ospiti (incasso totale di 77.037,03 euro). Ammoniti: Bezziccheri (V), Besea (V), De Falco (V), Atanasov (V), Garufo (R), Volpe (V), Sounas (R), Loiacono (R), Vitali (V). Calci d’angolo: 11-3 per la Reggina. Recupero: 0’pt; 5’st.

REGGIO CALABRIA – Quando perdi una partita per sviste del genere ti lascia tanta rabbia in corpo ma soprattutto ti lascia pensare sulla effettiva buona fede di chi è chiamato a fischiare in campo, troppe le sviste subite nel corso della stagione, la lista si allunga e sarebbe ora di finirla qui. Ci viene da ridere quando nelle stanze dei bottoni a Firenze si parla e ci si culla sulle belle frasi del fair-play, del volemose bene, belle parole ma alla fine chi subisce sono sempre gli stessi. Al Granillo quando manca una manciata di secondi alla fine un certo Daniele Perenzoni da Rovereto decide di consegnare i tre punti alla blasonata compagine di casa assegnando un rigore che solo lui ha visto. Tanta incredulità, anche in tribuna stampa e tra gli stessi addetti ai lavori reggini che si guardano negli occhi per capire la decisione e trovare una spiegazione. Figuratevi chi si sobbarca chilometri, ore di viaggio, trasferte massacranti, regalateci sempre dai benpensanti, che è costretto ad ingoiare l’ennesima misfatto. La lista ormai è troppo lunga per essere elencata e quindi ci limitiamo a dire che sarebbe ora di finirla, e che l’integerrima Can prendesse decisioni al riguardo in primis chiedendo scusa alla società, ai tifosi, alla città e poi tenendo in soffitta chi sbaglia, se pagano i calciatori è giusto che paghi chi arbitra e commette sviste clamorose. Abbiamo visto e rivisto cento volte alla moviola l’episodio ma trovare anche il pelo nell’uovo per accontentare Perenzoni nella sua decisione ci è apparso veramente impossibile. Peccato per l’esito di questa sfida che la squadra di Calabro ha giocato con coraggio, rischiando il minimo di fronte alla corrazzata capolista, sarebbe stato un punto d’oro per la classifica ma soprattutto per il morale se non ci fosse stata l’ennesima beffa. Che dire, per favore non veniteci a parlare di fair-play, di correttezza, per favore, ditelo ai diciassette tifosi che si sono sobbarcato un viaggio massacrante per incitare i loro beniamini, ditelo alle cinquanta persone che ogni giorno lavorano alacremente per conquistare sul campo il giusto risultato, ditelo a loro e poi ne riparliamo. La rabbia prevale sulla delusione e speriamo sia così anche per la squadra chiamata riversare sul campo, speriamo con arbitri decenti, la loro sete di riscatto. Nonostante le assenze, Tounkara ed Errico su tutti, la squadra ha giocato con ordine, impegno, attenzione tanto da imbrigliare l’undici di Toscano che non aveva certo bisogno dei favori arbitrali per superare i gialloblù. Le immagini sono sotto gli occhi di tutti, guardarle per giudicare e mi rivolgo anche a chi dice di essere sempre nel giusto nella stanza dei bottoni, Can e Lega. “Non voglio soffermami sulle decisioni arbitrali, voi dovete analizzare e sommermarvi su quanto successo – esordisce nella mixed-zone del “Granillo” ai microfoni di Diretta Sport Viterbo Antonio Calabro – io voglio soffermarmi sulla splendida prestazione di ragazzi che con tante assenze hanno risposto alla grande. Stanno cercando di uscire il prima possibile da questo momento buio e sono convinto che continuando a lavorare così e con questa mentalità ne usciremo presto. Avete visto tutti quello che ha messo in campo la squadra, i ragazzi mi stanno dando delle risposte ma sono gli episodi che ci stanno dando torto. Il mio dovere è tenere alto il morale dei miei ragazzi che non si debbono abbattere, non voglio trovare alibi sugli episodi che però fanno la differenza. C’è un rigore che non sta né in cielo né in terra e addirittura per quanto proposto in campo abbiamo avuto le occasioni anche per vincere la partita. La Reggina tra sei mesi sarà in serie B e con questo gruppo molto probabilmente farà bene anche li, noi con le nostre problematiche siamo venuti qua ed abbiamo messo in campo una prestazione dove meritavano non solo di pareggiare ma anche di vincere. La Reggina ha disputato la più brutta partita ma credo che grande merito vada anche a noi che l’ha messa in condizione di non giocare al meglio. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo è la poca incisività e quando ti capitano le occasioni devi concretizzare. Il rammarico è al massimo, il mio compito è quello di tenere alto il morale dei ragazzi che sono molto abbattuti, li ho visti piangere nello spogliatoio”. Diego Foresti non ha più parole: “Questo è un dramma perché è dura spiegare martedì a questi ragazzi quando ricominceranno a lavorare come stiamo facendo in questo periodo la prestazione di oggi. Io non ho parole, prima della partita ci siamo guardati ridendo ed abbiamo detto che perlomeno peggio dell’anno scorso non ci potessero fare qui , invece molto peggio. Abbiamo fatto una grandissima partita, giocare così in casa della capolista, non ricordo una parata di Vitali, dico tutto, non c’è più niente da protestare, chiamare la lega, c’è da trovare la forza di farci dieci ore di pullman per tornare , ho visto piangere i ragazzi negli spogliatoi8 e li devo solo ringraziare. Mica è semplice lavorare quando la domenica ti trovi queste sorprese. E’ una vergogna, si stanno facendo gioco di una città, di un popolo e cinquanta persone che tutti giorni lavorano dieci ore al giorno e di un presidente che sta investendo tanto e ci sta mettendo veramente tantissimo entusiamo per cercare di creare qualcosa di importante in una piazza che merita ma così è veramente dura. Andare di nuovo in sala stampa non so a cosa serva, solo a prendere delle squalifiche”. Domenica prossima ultima di andata al Rocchi contro il Francavilla con l’augurio che babbo natale ci porti in dono un signore in giallo all’altezza.

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