La giornata, con un forte vento, non promette niente di buono, la pioggia minaccia di far saltare la camminata programmata da Celleno a Celleno Vecchio, il “ borgo fantasma”; di fatto una manciata di chilometri, fuori dai percorsi abituali. Un’escursione a piedi con il lancio dello spettacolo “Homo Faber”.
Il gruppo è composto dal sindaco di Celleno Marco Bianchi, i componenti dell’associazione Eremo Teatro Celleno e dallo scrittore Marco Saverio Loperfido di Ammappalitalia. Si decide comunque di partire, sfidando il tempo incerto. Ci s’incammina lungo un sentiero a mezza costa che le piogge di questi giorni hanno reso scivoloso, qualche albero caduto sulla stradina di campagna non blocca il cammino.. Marco Loperfido scrittore camminatore che di Homo Faber cura la
Drammaturgia e la Regia insieme a Ilaria Passeri,inizia a raccontarne le modalità di svolgimento mentre i nostri passi, avanzano i nostri pensieri si accordano, attraverso la natura, dove vallate attraversate da piante di olivo appaiono argentee sotto lo sferzare del vento. Il Borgo vecchio di Celleno o meglio “il borgo fantasma” come recitano i cartelli stradali, ci appare in lontananza nella sua bellezza che ha delle assonanze con Civita di Bagnoregio. Pochi passi e arriviamo alla rampa scenografica di via del Ponte che immette nella Piazza principale lo scorso aprile intitolata all’artista internazionale Enrico Castellani antistante a quel Palazzo Orsini, che è stato sua dimora per oltre quarant’anni. Le meraviglie scorrono come in un fotofinish: il Castello degli Orsini nella sua dominanza , la chiesa di San Carlo, la Chiesa di San Donato e alcuni palazzi di pregevole fattura. La chiesa di San Donato era la chiesa principale della comunità, ora ridotta ad un rudere, merita di essere visitata per le suggestioni che offre. La piazza de “il Castello” costituiva senz’altro il centro vitale del paese per la presenza in essa delle principali funzioni cittadine da quella amministrativa, il castello Orsini era la sede del comune, le due chiese e negli edifici vicini, completavano l’offerta del piccolo borgo il negozio del macellaio, il telefono pubblico, il forno e il ciabattino. E proprio in questo punto focale s’innesta il progetto della camminata spettacolo “Homo faber” il cui obiettivo è quello di far rivivere questi luoghi in un viaggio storico-esperenziale ed aprirli ad un turismo consapevole, con una cadenza mensile, il cui debutto sarà il 23 febbraio 2020 per poi replicarsi una domenica al mese.Un viaggio che condivideremo con i nostri lettori appassionati di quella Tuscia da scoprire .