La patata dell’Alto Viterbese, oltre all’Igp, un altro riconoscimento: la nascita del consorzio di tutela.

In un periodo nero per l’agricoltura, che, grazie all’inerzia del governo, ha già perso quasi il 40% dei propri prodotti, rimasti sui campi, si fa avanti una piccola grande buona notizia.

Dopo anni di lavoro, la patata dell’Alto Viterbese, che aveva già conquistato l’Igp, nel 2014, ottiene oggi un altro riconoscimento: la nascita del consorzio di tutela.

Il ministero delle politiche agricole ha infatti dato il suo benestare per questa ulteriore protezione giuridica di un prodotto a cui sono personalmente molto legato, non solo perché abituato ad assaporarlo da sempre, essendo frutto del mio territorio, ma anche perché sono stato attore dell’inizio di questo iter nel 2012, anno in cui ho firmato il disciplinare di produzione, presso il Teatro “Boni” di Acquapendente e che ha visto oggi la sua conclusione.

Ancora una volta, la qualità e il grande impegno profuso nella coltivazione vengono premiati, inorgogliendo il nostro territorio e la nazione tutta, che, grazie a questi sforzi, potrà competere, con più forza, anche nei mercati internazionali.

L’auspicio adesso è che il governo possa favorire e promuovere nuovi canali di export per i nostri prodotti di alta qualità, per far ripartire questo fondamentale comparto.

Francesco Battistoni
Senatore e responsabile nazionale agricoltura di Forza Italia

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