Fine settimana con possibilità di scelta per rincorrere la storia e i paesaggi nei luoghi più belli della Tuscia, ad accompagnare i due tour Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Aigae.
SABATO 13 GIUGNO – TRA STORIA E NATURA ALLA SCOPERTA DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI VULCI
Vulci ed il Parco Archeologico sono l’esempio di perfetta fusione tra elemento naturale ed archeologia.
Con questa passeggiata sarà possibile scoprire tutte le meraviglie del Parco, i suoi colori, la sua vegetazione e la storia dei millenni passati. Il Parco Archeologico di Vulci si sviluppa tra il pianoro dove sorse l’antica e potente città etrusca, e la valle del fiume Fiora. Vulci fu un attivo approdo marittimo e fluviale sul Fiora, caduta sotto il dominio romano fu lentamente abbandonata. Si potranno ammirare le suggestive tombe etrusche della necropoli dell’Osteria, gli scavi archeologici con la visita della Domus del Criptoportico. Camminando lungo il percorso panoramico che costeggia i bordi dell’alto pianoro, si entrerà nel fresco bosco di lecci e querce fino ad arrivare al laghetto del Pellicone con le scure rocce vulcaniche e le suggestive “barbe” di travertino formate dallo scorrere delle acque che creano uno scenario unico. Proprio questo bellissimo specchio d’acqua formato dal fiume Fiora è stato scelto da molti registi per i loro film. Si pensi al celebre “Non ci resta che piangere” e alla scena con Leonardo da Vinci.Poco lontano dal Parco sorge il Castello della Badia da dove si gode di una favolosa vista su tutto il territorio circostante, segnato profondamente dal passaggio del fiume Fiora, che nel corso dei secoli ha eroso la roccia vulcanica tipica della Tuscia e ha dato vita al canyon che si scorge proprio al di sotto dell’antico Ponte della Badia, detto anche Ponte del Diavolo.Il percorso sarà ad anello e molto facile, un’occasione unica per trascorrere una giornata tra natura ed archeologia.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: posti limitati nel rispetto delle norme anticovid19.
DOPPIO APPUNTAMENTO: MATTINA ore 9.30 e POMERIGGIO ore 16 al parcheggio del Parco Archeologico di Vulci
LUNGHEZZA: circa 5 km
DISLIVELLO: 150 metri
DIFFICOLTA’: facile
DURATA: 4 ore circa
ABBIGLIAMENTO: scarpe da trekking o scarpe comode, abiti leggeri, cappellino, acqua:
PRANZO: possibilità di pranzare all’interno del Parco Archeologico
INFORMAZIONI: 333 4912669 (anche whatsapp)
INFORMAZIONI: 333 4912669 Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Aigae (anche whatsapp)
DOMENICA 14 GIUGNO – TUSCANIA
SEGUENDO LA VIA DEI MONACI – ABBAZIA CISTERCENSE DI SAN GIUSTO E LE SOLFATARE SUL FIUME MARTA
La Tuscia possiede un grande patrimonio, fatto di luoghi insoliti e autentici, di percorsi poco battuti che aspettano di essere esplorati.
La passeggiata inedita di domenica 14 giugno permetterà di scoprire due luoghi di grande fascino naturalistico e storico situati nel territorio di Tuscania.
Lo spettacolare anfiteatro della Solfatara sul fiume Marta e l’Abbazia Cistercense di San Giusto.
Il percorso inizierà tra i campi di grano e di coriandolo su un panoramico pianoro tufaceo, per scendere nella selvaggia valle del fiume Marta. Attraverso un incontaminato bosco di querce e olmi si seguirà il corso del fiume e qui si presenterà in tutta la sua bellezza l’anfiteatro naturale della solfatara con le rocce bianche e gialle tinte dallo zolfo e scolpite dall’erosione.
Dopo la rilassante tappa sul fiume cullati dal rumore delle acque, si ritornerà sullo stesso sentiero per proseguire verso l’Abbazia di San Giusto.
L’abbazia di San Giusto offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti che percorrevano le antiche strade decisero di fermarsi.
L’opera dell’uomo e quella della natura si fondono proprio come voleva San Benedetto da Norcia.
Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale.
La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero.
Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense, probabilmente il cenobio benedettino era ormai abbandonato. Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina. Domenica si potrà ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie al proprietario ingegnere bolognese e medaglia d’oro olimpica (Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto. Subito decisero di farla rivivere impegnandosi in un arduo percorso di scavo, restauro e ricostruzione iniziato nel 1994, quasi del tutto completato. Oggi l’abbazia di San Giusto è un’azienda agricola biologica eco-compatibile ed un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: posti limitati nel rispetto delle norme anticovid19
DOPPIO APPUNTAMENTO: MATTINA ore 9.00 e POMERIGGIO ore 16 al parcheggio Piazzale Bersaglieri-Viale Fabio Filzi (sotto le mura della città) da dove con le auto ci recheremo sulla strada che conduce al sentiero della Solfatara e all’Abbazia di San Giusto.
LUNGHEZZA PERCORSO: circa 5 km
DISLIVELLO: 150 metri
DIFFICOLTA’: facile
DURATA: 4 ore
ABBIGLIAMENTO: scarpe da trekking o scarpe comode, abiti leggeri, cappellino, acqua.
INFORMAZIONI : tel 333 4912669 (anche whatsapp)