I Fagottini di Zucca che piacciono a don Domenico

fagottini

Stavolta  TusciaUp  ha gradito e vi propone  una ricetta dalla rubrica  Quel che passa il Convento” su  Tv 2000- Canale 28 –www.quelchepassailconvento.tv2000.it/ricette/ 

La motivazione: deliziosa accattivante veloce e facile. Pronta per essere realizzata.

Per le Crepes:

125 gr. di farina Mezzo cucchiaio di sale – 2 uova-300 ml di latte 1 noce di burro Fili di erba cipollina di campo

Per il ripieno:

500 gr di zucca 1 cipolla basilico sale e pepe nero 100 grammi di formaggio caprino parmigiano grattugiato

Olio extravergine di oliva

Per il Sugo:

400 gr di polpa di pomodoro Basilico 1 pizzico di sale 100 ml di panna da cucina

Procedimento:

Preparate le crepes aprite le uova in una terrina, sbattete con una frusta,  aggiungete il latte e poi unite poco alla volta  la farina setacciata continuando sempre a mescolare,Lasciate riposare per 30 minuti  mettete una noce di  burro nella padella, e lasciatelo sciogliere,  eliminate il burro in eccesso vuotandolo nella pastella, quindi versate un mestolo di pastella iniziando dal centro della padella, quando la parte   inferiore diventerà durata girate la crepes e cuocetela dall’altra parte per qualche secondo.

Preparate poi il ripieno mettete in una padella l’olio la cipolla affettata, la zucca sbucciata e tagliata a dadini   il basilico il sale e il pepe nero e cuocete a fuoco basso per 30 min., una volta cotto trasferite il tutto in una ciotola   e aggiungete il formaggio caprino  e una manciata di parmigiano grattugiato, adagiate un cucchiaio  di composto al centro della crepes formate un fagottino e lagatelo con un filo di erba cipollina.

Preparazione del  il sugo:

In un tegame unite la polpa di pomodoro all’olio e al basilico, salate e appena cotto spegnete il fuoco e aggiungete la panna. Frullate quindi  il tutto coprite il fondo della pirofila con una parte del sugo adagiateci sopra i fagottini   e passate in forno a 180° per 10-15 minuti. Il piatto si presenterà bello a vedersi e gustoso a mangiarsi, tanto da far venire l’acquolina in bocca pure a Don Domenico.I

Inclinazione dell’animo umano che alla gioia del palato non sa resistere.. Uno dei sette vizi capitali, la  gola (meglio conosciuta come ingordigia, abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo, e se Aristotele,  li definì gli “abiti del male, per il buongustaio  è solo la inclinazione  in una certa direzione o abitudine, quella del buon mangiare. Prosit

Appuntamento giovedi prossimo con la ricetta a sorpresa di Rachele

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