A Ronciglione il 6 agosto sono state esposte in una via caratteristica del paese 150 fotografie tratte dall’album “Civitavecchia, Capranica-Sutri, Orte, Terni, Ancona o Ferrovia dei due mari”.
La mostra, allestita con cura dai componenti del comitato per la riapertura della ferrovia, in collaborazione con Associazione Mobilità Dolce (Amodo), Associazione Italiana Cultura e Sport, Comitato provinciale Viterbo (Aics), Association Europeen des Cheminots (Aec), Aics Ambiente, Confesercenti Viterbo, è stata inaugurata dal Presidente del Comitato stesso, Raimondo Chiricozzi, alla presenza di numerosi cittadini e turisti.
Tanti i visitatori, tra loro molti giovani che hanno rivolto ai membri del comitato numerose domande e proposte che i dirigenti del comitato cercheranno di approfondire nelle riunioni aperte che verranno organizzate dopo la pausa estiva.
Molto gradita la visita di un bambino di 10 anni che, appassionato di treni, ha dichiarato che da grande diverrà sindaco del paese e riaprirà la ferrovia.
Tutti i componenti del comitato si sono prodigati nella illustrazione delle immagini e nel fornire risposte ai visitatori, soprattutto sui motivi per cui da tempo viene richiesta la riapertura.
Fra questi:
– Motivi ambientali (il disastro ambientale creato soprattutto dall’effetto serra, impone il cambiamento e la mobilità del trasporto ferroviario produce molto meno inquinamento, rispetto la mobilità stradale);
– di sicurezza (quanti incidenti provoca la mobilità stradale con sofferenze umane incalcolabili?);
– necessità di riequilibrio del territorio (per favorire lo sviluppo economico della Tuscia e del centro Italia. In questo il turismo potrebbe dare la svolta decisiva. Da considerare le grandi potenzialità del porto di Civitavecchia e i due milioni e mezzo di crocieristi che in esso sbarcano. Un treno in partenza da Civitavecchia, che arrivi ad Orte con fermate strategiche nelle stazioni, per favorire la visita dei borghi o in transito da Capranica e arrivo a Viterbo in circa un’ora, potrebbe portare fino a 1000 persone. Su strada occorrono almeno 20 pullman).
– creazione dell’effetto rete o a maglie (da qualsiasi stazione è possibile raggiungere le località desiderate. La realizzazione dell’anello Circumcimina, già esistente, potrebbe favorire il raggiungimento dell’ospedale Belcolle a più della metà dei cittadini della provincia per le visite ambulatoriali o dei parenti. Basta riaprire i collegamenti assurdamente chiusi tra la linea FS Roma Capranica Viterbo FL3 e Ferrovia ex Roma Nord).
Tra le tante domande, molti ne hanno avanzata una determinante, che vogliamo mettere in risalto: “Per quali motivi, visto la grande validità ed utilità dell’opera, ancora non viene riaperta al traffico?” Facile rispondere: “la miopia della politica, dimostrata fino a poco tempo fa, che ha continuato la scelta scellerata di favorire il trasporto stradale a danno del ferroviario”.
Per fortuna le cose stanno cambiando e finalmente la politica locale, provinciale, regionale e nazionale si sta interessando alla linea ferroviaria Civitavecchia Orte Terni Ancona.
Anche la fermata dei treni ad Alta velocità ad Orte è un segnale evidente di questo cambiamento.
I sindaci dei comuni attraversati dalla linea Civitavecchia-Ancona si sono espressi più volte favorevolmente. Stessa posizione i presidenti delle province e i rappresentanti delle regioni e il presidente della autorità portuale di Civitavecchia.
Consideriamo, infine, importantissimo l’accoglimento della nostra richiesta d’incontro da parte del presidente di Trenitalia, Pompeo Meta, che ringraziamo per l’entusiasmo dimostrato.
Tale incontro è un riconoscimento in più che viene dato alla validità della proposta di riapertura.
L’indispensabilità dell’opera per il congiungimento dei Due mari per i motivi espressi più volte è ormai riconosciuta e non potrà più essere messa in discussione
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Comitato ferrovia dei due mari