L’avvocato Aldo Perugi è stato una figura rilevante della comunità viterbese, sicuro protagonista di molte pagine importanti della storia del capoluogo. Ha ricoperto l’incarico di segretario della Camera di Commercio per oltre trent’anni ed è stato stimato presidente della Fondazione Carivit dal 1995 al 2009. E’ scomparso nel luglio del 2021 e a nemmeno un anno la Fondazione tutta ha espresso una gratitudine tangibile ad Aldo Perugi, dedicandogli quella sua “creatura”: l’Auditorium del Centro Culturale di Valle Faul sorto dell’ex Mattatoio.
Domenica 22 maggio, nel pomeriggio, è avvenuta la cerimonia di scopertura della targa intitolata ad Aldo Perugi e dalle parole del presidente dottor Marco Lazzari è scaturito il ricordo della figura di Aldo Perugi nella gestione di un patrimonio a favore della collettività, che ha riguardato la valorizzazione, la crescita del nostro territorio anche con il recupero di pezzi della nostra storia.
“Nel gennaio 1995 – ha dichiarato Lazzari nel suo intervento -, appena costituita, la Fondazione non aveva alcuna struttura né una definita organizzazione elementi fondamentali per l’efficiente ed efficace svolgimento degli scopi sociali ed economici a cui era destinata. Perugi, mettendo a disposizione la sua esperienza acquisita come direttore dell’Ente Camerale, è stato in grado di attuare tutto ciò che ancor oggi consente alla Fondazione Carivit di operare in proficui interventi nei vari ambiti che caratterizzano il territorio viterbese.
In quegli anni, avvenne l’acquisto prestigioso di palazzo Brugiotti e l’acquisizione di una quota del compendio delle ceramiche che formano l’omonimo Museo, collezione poi implementata nel 1996.
E’ stato nel 1999 che con un concorso per idee si sono poste le basi per il recupero dell’immobile collocato a Valle Faul destinato in origine a Mattatoio per la città di Viterbo a beneficio di un centro culturale e servizio della nostra comunità. Accanto a iniziative di rilievo come il “Centro grande attrezzature” dell’Università della Tuscia vanno aggiunti tutti quegli interventi, anche minori, che ancora caratterizzano la Fondazione, effettuati sempre con il rigore e nella chiarezza che hanno contrassegnato dal suo nascere il rapporto dell’Ente con la comunità, iniziative fondate con il principio della sussidiarietà al fine di premiare i progetti le idee le necessità del territorio di provenienza.
L’obiettivo di Aldo Perugi è stato l’obiettivo comune di chi ha percorso il suo cammino e di chi oggi è consapevole di aver ricevuto un patrimonio a beneficio della nostra comunità per contribuire a un futuro di crescita in ogni ambito, privilegiando, l’arte, la cultura, il sociale. Sempre mantenendo la propria esclusiva autonomia.
In sintesi, il riconoscimento del valore di un uomo che prima di tutto ha amato la propria terra nell’espressione migliore.
Alla cerimonia di intitolazione per i partecipanti è seguito un piacevole concerto su musiche di Mozart in cui è stato protagonista anche il Maestro Sandro De Palma. (L.P.)
Foto di Luciano Pasquini