Nella solennità liturgica del Corpus Domini e nella rinnovata devozione al
Corporale, reliquia del miracolo eucaristico del 1263, domenica 19 marzo tornerà
visitabile presso il Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto la Libreria Albèri con il suo
prezioso contenuto, il Tesoro della cattedrale. Dopo alcuni mesi che hanno visto
attivo all’interno della sala il cantiere di restauro del «Reliquiario del Corporale»,
questo straordinario capolavoro dell’oreficeria medievale viene restituito alla
fruizione all’interno della nuova vetrina, appositamente realizzata per garantire le
necessarie condizioni climatiche che sono requisito indispensabile per la sua
conservazione.
Il restauro del Reliquiario è stato compiuto da Mari Yanagishita, specialista del
settore, che si è dedicata con grande competenza e dedizione al recupero degli
smalti traslucidi, l’aspetto più critico dell’intervento. Al suo fianco, fin dalla
progettazione, l’Istituto Centrale per il Restauro che dagli anni Novanta del secolo
scorso si è preso cura del manufatto, con un primo restauro e successivamente con
una campagna di monitoraggio, documentazione e studio che ha consentito di
preparare il nuovo intervento. Significativa la collaborazione dei Musei Vaticani e
dei suoi Laboratori che hanno di recente affrontato le problematiche di oggetti
liturgici confrontabili per complessità e ricchezza decorativa. Così, grazie al
coinvolgimento dei due istituti per la disponibilità dei rispettivi direttori,
Alessandra Marino per ICR e Barbara Iatta per i Vaticani, il museo dell’Opera del
Duomo ha potuto contare su un gruppo tecnico-scientifico d’eccezione composto
da Stefano Ferrari, Elisabetta Giani e Elisabeth Huber di ICR, e da Flavia Callori
di Vignale, Vittoria Cimino e Guido Cornini dei Musei Vaticani.
Opera del Duomo di Orvieto Piazza del Duomo, 26
05018 – Orvieto (Tr) – Tel +39 0763 342477
www.opsm.it – opsm@opsm.it – opsm@pec.it
Anche lo studio della nuova vetrina, realizzata da Tre Elle – divisione Daca
Vetrina, è l’esito della collaborazione con ICR e della consulenza di Gerardo De
Canio, che grazie all’esperienza maturata in ENEA ha curato il dispositivo per la
prevenzione anti-sismica inserito nel basamento della nuova teca.
Nella nuova sistemazione della sala, che verrà perfezionata nei prossimi mesi, fa il
suo ingresso il «Reliquiario di San Savino», opera creata per la chiesa di San
Giovenale e San Savino di Orvieto dagli stessi maestri orafi della preziosa custodia
del Corporale: sebbene non appartenga al corredo liturgico del duomo, ne
condivide il medesimo ricchissimo tracciato artistico. Per dare opportuno
riconoscimento ai partner del progetto e valorizzarne ogni aspetto, l’Opera del
Duomo ha in programma a partire dal prossimo mese di novembre una serie di
iniziative culturali dedicate a valorizzare la storia del Reliquiario del Corporale e la
sua trasmissione al futuro.
La Libreria Albèri, sala del Tesoro, è inclusa nel percorso dei Palazzi Papali sede
del MODO ed è visitabile negli orari del museo. Il Reliquiario del Corporale è
opera degli orafi senesi Ugolino di Vieri e Viva di Lando che lo firmano nel 1338.
Già conservato in duomo, dal 2014 è esposto al museo MODO.
Il Santo Corporale, ovvero la reliquia del miracolo eucaristico del 1263, è tuttora
conservata in duomo presso la Cappella del Corporale, all’interno di un nuovo
artistico contenitore realizzato nel 1979 da Marcello Conticelli con Angelo
Bucaioni e Antonio Pacifici, su progetto di Alberto Stramaccioni.