Ferento 20/20. Ventesima stagione e venti spettacoli per la prossima edizione edizione 2022, inizio il 13 luglio, termine 18 agosto. Prosa certamente, ma pure musica, danza, rievocazioni storiche, quasi equamente divise tra gli spettacoli all’interno dell’anfiteatro e programmati nell’area delle Terme. A illustrare il cartellone, a palazzo dei Priori, l’ormai storica “regista” Patrizia Natale, la sindaca Chiara Frontini, il vice sindaco e assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi. Presenti il presidente dell’Ance Andrea Belli, di Unindustria Sergio Saggini e Andrea Vergati in rappresentanza della Fondazione Carivit. Non a caso istituzioni pubbliche e soggetti dell’imprenditoria privata per imboccare insieme una strada nuova, comunque poco battuta in passato, rispetto al tema delicatissimo della cultura. Sulla base di una convenzione legata a parametri di qualità e storicità dei soggetti in ballo. Una sinergia che, nelle intenzioni, della nuova amministrazione dovrebbe fungere da volano per la ripresa più generale di Viterbo. Aprirà la serie di spettacoli il 13 luglio Terrapiatta/Heratostene alle 19,30 presso l’area delle Terme. A seguire, nello stesso sito, omaggi a Gassman (Brancaleone in Tuscia il 31 luglio) e Pasolini (Il poeta corsaro alla torre di Chia il 7 agosto). Nell’anfiteatro apertura il 15 luglio ore 21,15 con l’Ucrain Classical Ballet con lo spettacolo Giselle, interpretato da ballerine del balletto di di Kiev. Poi Corinne Clery (il 19 luglio con Relazioni Pericolose), Tullio Solenghi (il 1 agosto con Odissea di un racconto Mediterraneo), Hotel Supramonte (omaggio a Fabrizio De André). Prezzi contenuti. Per gli ingressi alla platea dell’anfiteatro 25 euro adulti, 23 ridotti; per la gradinata 20 e 18 euro. Per gli ingressi alle Terme, comprendenti anche una visita guidata alla antica città a cura di Archeotuscia, rispettivamente 12 e 10 euro. Difficile e troppo presto poter quantificare a priori il costo del festival, mentre è stato chiarito in conferenza stampa che il Comune contribuirà con 10.000 euro, la Carivit con 7.000, l’Ance con 3.000. “Siamo determinati – ha puntualizzato il vice sindaco – a sostenere investimenti a lungo termine nella cultura. Ricordo soltanto che in passato su Ferento l’impegno finanziario dell’amministrazione è stato pari allo zero. Ma non ci fermeremo qui. Ferento non deve poter vivere soltanto un mese all’anno ma per tutto l’anno. Per la prossima edizione del festival intanto stiamo pensando a un servizio navetta tra la città e il sito. E poi vedrete che insieme al collega Sgarbi qualcosa ci inventeremo per organizzare la resurrezione di Ferento”.
Ecco il programma: