Lillo Puccica: “Aspetto con pazienza l’occasione giusta”

di Alfredo Boldorini

Lillo Puccica
TARQUINIA – “Aspetto con pazienza l’occasione giusta”. Lillo Puccica, capranichese di nascita ma viterbese di adozione, essendo stato mister di Viterbese e Flaminia Civita Castellana, si presenta dopo l’esperienza in Lussemburgo. Tre anni intensi nel paese europeo dove tra l’altro ha vinto anche il campionato cadetto e partecipato anche ai preliminari di Conference League, poi vinti in finale dall’As Roma.
Qual è il rapporto di Puccica con Tarquinia?
E’ un bellissimo rapporto. Da diversi anni ho una casetta qui e insieme alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei figli, appena è possibile, veniamo a rilassarci qui. E’ davvero un bel posto. Ci troviamo molto bene.
Che esperienza è stata quella del Lussemburgo: non capita a tutti di allenare all’estero…
E’ stata una bellissima esperienza, tra l’altro mi ha dato, alla mia età, la possibilità di imparare una nuova lingua. Il livello del campionato nazionale non è paragonabile a quelli alla nostra serie A o B, però ci siamo tolti le nostre soddisfazioni, vincendo un campionato di serie B e facendo i preliminari di Conference League. Dopo tre anni ho sentito la necessità di tornare a casa.
Da allenatore ad allenatore: chi sono i tuoi colleghi viterbesi che si stanno mettendo più in luce in questo momento?
Ovviamente posso parlare solo di quelli che conosco a fondo come Menichini, D’Antoni, Farris e altri. Credo che, per esperienza diretta, chi sceglie di fare l’allenatore debba farlo con tanto lavoro, dedizione, sacrificio. Se posso dare una consiglio a chi intraprende questa professione, al di là dell’aspetto economico, fatelo con passione, fatelo con responsabilità. La nostra professione, oltre all’aspetto tecnico, include anche la crescita del ragazzo, l’educazione, il rispetto dell’avversario, il fair play, tutti elementi che l’allenatore deve trasmettere ai propri giocatori sia di prima squadra sia di settore giovanile.
Puccica ex allenatore di Viterbese e Flaminia: come vedi le tre portacolori (insieme al Monterosi) ai nastri di partenza?
Non ho grande conoscenza diretta ma mi baso su quello che leggo. Viterbese e Monterosi in serie C saranno chiamati a un grande campionato di sacrificio e difficoltà. Al momento sto vedendo di acquisti di ragazzi molto giovani, non so quale strategia ci sarà ma sicuramente i dirigenti stanno seguendo una propria linea societaria. Il Monterosi? Sono un semplice spettatore, non conosco la realtà tranne che per l’amico Leonardo Menichini, al quale va il mio più grande in bocca al lupo per l’inizio del torneo, sperando di bissare gli ottimi risultati centrati lo scorso anno.
E la Flaminia? Hai avuto un rapporto particolare con i rossoblù…
 
Sì sono stati anni bellissimi a Civita Castellana e abbiamo centrato anche ottimi risultati in relazione ai budget a disposizione. In questo momento stanno lavorando in modo importante sul mercato, hanno scelto la linea della continuità confermando l’allenatore ma la forza della Flaminia è la società stessa che ha forza economica, intelligenza e capacità umana
Quale sarà il futuro di Lillo Puccica?
Mi auguro che sia su una panchina di calcio. Al momento sembra che nessuno abbia bisogno di Lillo Puccica. Come sempre spetterò il mio turno fiducioso sia delle mie competenze sia della mia esperienza. Nel frattempo mi dedico alla crescita dei giovani, attività anche questa a cui dedico tanto lavoro e che mi trasmette la stessa passione che provo con i grandi.
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