Ex Centrale del latte e Cantina sociale di via Garbini, sull’area dismessa sorgerà un complesso residenziale

Il bando per la rigenerazione urbana e per il recupero dell’edilizia, è stato pubblicato  dalla precedente amministrazione  comunale nel dicembre 2021, specificamente dall’ufficio urbanistica del Comune di Viterbo.

Un avviso che doveva raccogliere manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati, ma anche pubblici con l’impegno di “attuare interventi di demolizione e ricostruzione, ristrutturazione edilizia, mutamento delle destinazioni d’uso, delocalizzazione e successiva ricostruzione degli edifici, con il riconoscimento di volumetrie e superfici lorde aggiuntive fino al 30 per cento in più”. L’intento spiegava allora l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Viterbo Claudio Ubertini è duplice: da un lato riqualificare edifici abbandonati, quartieri e periferie degradate razionalizzando il patrimonio edilizio cittadino, dall’altro evitare un ulteriore consumo di suolo. Per presentare le proposte c’era tempo fino al 31 gennaio 2022.

“La legge esclude i centri storici – asseriva Ubertini – e tutte le aree gravate da vincoli di inedificabilità. L’obiettivo è infatti rigenerare quei quartieri e quei complessi edilizi dismessi che oggi sono delle ferite nel tessuto urbanistico tra di essi   la Ex Centrale del latte e Cantina sociale  di via Garbini, “che vorrei vedere riqualificata”. Struttura in decadimento, da anni in perenne stato di abbandono.

Proposta ricevuta. L’’ex Centrale del latte con l’annessa Cantina sociale di via Garbini sarà demolita con conseguente mutamento della destinazione d’uso a beneficio di un nuovo concetto di sviluppo residenziale proposto da società privata. La notizia circolante  è quella di una costruzione residenziale abitativa. Cemento si, Cemento no. Si parla di una costruzione  smart, sostenibile e a risparmio energetico di bella concezione estetica. A breve l’inizio della demolizione dello stabile. Allora scopriremo di più.

Per la rigenerazione urbana in sospeso rimane  Polo Nord, il mega centro commerciale e direzionale del Riello, mai ultimato per il fallimento dell’imprenditore che lo aveva voluto. Quello che oggi viene definito il Colosseo incompiuto. Ma l’allora assessore Ubertini nutriva già allora seri dubbi su probabili interessati. Vediamo come si muoverà con la neo sindaca Frontini.

 

 

 

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