Stas un bilancio positivo tra letteratura, storia e enogastronomia, successo del libro di Debora Rossi

di Cristiana Vallarino

vitto

Settantadue pagine, tante foto e soprattutto puntuali riferimenti storiografici, ecco
“Divina Mulier. Storie di donne e di vino” di Debora Rossi, edito da “AntiquaRes” portato a Tarquinia dalla Stas che lo ha presentato sabato nella Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori.​

L’autrice è una archeologa con molte esperienze di scavi in Etruria, ora direttrice dei Musei Civici Archeologici di Pitigliano. Come ha detto lei stessa, nel libro, è riuscita a coniugare le sue due passioni: archeologia e vino. Infatti è anche una sommelier.

L’opera, della collana “Storia delle donne”, è davvero esaustiva, ripercorrendo il rapporto tra la donna e il vino, improntato nell’antichità al maschilismo. Presentata da Alessandra Sileoni, presidente Stas, la Rossi ha dialogato con il giornalista di antropologia alimentare, volto televisivo noto (ha diretto Linea Verde ed era con la Clerici a la “Prova del cuoco”) Sergio Grasso, che ha firmato anche la prefazione del libro. Grasso vive a Bolsena.

Piena la suggestiva sala dell’antico palazzo. Il pubblico ha scoperto come il vino, nella società romana fosse proibito alle donne fertili (ad eccezione delle etere o delle vestali), mentre chi non poteva più procreare lo beveva a piacimento. Fino a ubriacarsi, diventanto soggetto di sculture. Grasso ha pure riferito aneddoti e raccontando che il vino “antico” al gusto moderno sarebbe sgradevole. Per problemi di conservazione la densa bevanda, era annacquata e arricchita con sostanze (miele in primis) e spezie.

Un problema che non ha certo il vino versato dai giovani sommelier Fisar alla fine della presentazione: quello delle cantine tarquiniesi Muscari Tomajoli e Terre Giorgini, i cui rappresentanti hanno illustrato le caratteristiche del rosso scelto per accompagnare gli ottimi piatti preparati dalla chef Vittoria Tassoni, dell’Alleanza SlowFood. Sono stati serviti fregola sarda con ragù, filetto di maiale a cottura lenta con cipolle caramellate, cracker di farina ai cereali.

Insomma per la Stas un bilancio positivo dell’evento tra letteratura, storia e enogastronomia in promozione delle eccellenze della Tuscia.

 

Nella foto: al centro Debora Rossi, in piedi Vittoria Tassoni e i rappresentanti delle cantine

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