Può un romanzo riscattare la dignità e la figura di una donna
usata dalla sua famiglia e poi dispersa nell’oblio? Questo è quello che ha spinto l’autrice Roberta Mezzabarba alla scrittura del suo romanzo storico di successo: “IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima”. Giulia Farnese, soprannominata dalle lingue del suo tempo La Bella, si racconta fosse il fiore più bello del 1500.
L’occasione di una presentazione divenuta una pièce teatrale si è concretizzata il 25 febbraio pomeriggio, presso il MUVIS di Castiglione in Teverina, presente l’autrice del romanzo “IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima”, evento segnato da un successo di pubblico, pure grazie alla perfetta coreografia in cui a fare da spicco erano i costumi cinquecenteschi in un palcoscenico ideale, con il supporto della Proloco e dell’Associazione Culturale dei Dilettori. Moderatrice Tiziana Tofani. Una narrazione in costume con Sonia Bortolozzo, Claudia Lucioni, Enrico Concioli, Costumi di Ioando Zanfrisco, Fabiola Blasi. Letture introduttive eseguite dai Dilettori.
“Una presentazione, quella di ieri, che non dimenticherò mai“, ha dichiarato soddisfatta la scrittrice Mezzabarba. Non solo la presentazione di un romanzo, ma una essenza di musiche, profumi, letture e una rappresentazione storica, che ha coinvolto gli ardimentosi spettatori, che avrebbe compiaciuto anche Giulia La Bella.
Ancora nelle parole di Roberta Mezzabarba: “Rimane l’effetto di una gremita di persone, la piece teatrale perfetta, le letture dei Direttori commoventi, gli occhi dei numerosissimi intervenuti, l’accoglienza del Sindaco Leonardo Zannini, lo sguardo buono del caro Alfredo Cento, il sorriso dell’amica Alessandra Rocchi, l’abbraccio (il primo in presenza) con, Marianna Adamo e Marco Monno”.
E pure i ringraziamenti sono d’obbligo: quello particolare va a Alberta Tortolini per aver voluto e organizzato l’evento, alla moderatrice Tiziana Tafani, a Iolanda Zanfrisco e a Lo Stregatto di Fabiola Fanciulli per i meravigliosi costumi, all’ ANDOS CIVITAVECCHIA e SANTA MARINELLA e alla sua anima Lisa Di Giovanni e all’obiettivo fatato di Arnaldo Rossi per splendide immagini”.
Se dovesse definire con una sola parola questo momento? “Magia“, così si chiama. Parola di Roberta Mezzabarba.
Il libro:
IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima. Appartenente alla famiglia Farnese, allora di piccola nobiltà, Giulia lasciò che la sua famiglia utilizzasse le sue bellezze per ammaliare il Cardinal Rodrigo Borgia, maritandola nello stesso tempo ad Orsino Orsini di Bassanello detto Monoculus, per spingere la carriera ecclesiastica del fratello Alessandro (che poi diverrà Papa Paolo III).
Di Giulia si è sentito dire di tutto: le cronache del tempo la hanno dipinta come licenziosa e dispotica dama, abile amministratrice di potere, spietata manipolatrice.
Questo romanzo, a quasi cinque secoli dalla sua morte, rappresenta una voce fuori dal coro. Racconta di una donna che dopo il periodo passato alla corte vaticana, come favorita del Papa Borgia, ha dato una volta alla sua vita decidendo per la prima volta di sé.
Una Giulia matura, vedova per la seconda volta, domina del feudo di Carbognano si racconta e racconta il suo percorso, rivelando un personaggio indimenticabile.