A “Vasanello Dark Side” arriva il Capitano Ultimo

Capitano Ultimo

Venerdì 28 aprile, alle ore 18.00, presso il Cinema Albertone da poco riaperto al pubblico un appuntamento da non perdere al “Vasanello Dark Side” che accoglierà il Capitano Ultimo.

Saranno Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, e il giornalista Pino Corrias i prossimi ospiti del Festival organizzato dal Comune di Vasanello con l’assessore alla Cultura avv Dominga Martines, in collaborazione con l’associazione Dark Side e la media partnership di Tusciaweb.

Intervistati da Gianluca Zanella e Marcello Altamura gli autori presenteranno il libro “Hanno fermato il capitano Ultimo”, edito da Chiarelettere.

“Mi chiamo Ultimo perché sono cresciuto in un mondo dove tutti volevano essere primi.
Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini.
I miei sono stati il miglior gruppo investigativo”.

Il libro racconta la vera storia dell’uomo che ha catturato Totò Riina, combattuto la ‘Ndragheta, la Camorra e la corruzione per ritrovarsi alla fine isolato dalle alte gerarchie e dalla politica. Ma lui non ha mai mollato.

Sergio De Caprio aggiunge nuovi tasselli al racconto in prima persona della sua vita da Capitano Ultimo. E, alla luce delle recenti sentenze sui principali casi di cui si è occupato, rilegge le vicende umane e giudiziarie che lo hanno travolto da quando, il 15 gennaio 1993, catturò Totò Riina, fu condannato a morte da Provenzano e Bagarella, e bersagliato da mille sospetti confluiti nel processo Trattativa Stato-Mafia.
Trent’anni dopo, ci riaccompagna nel vivo delle operazioni che lo hanno visto protagonista in incognito insieme ai suoi uomini. Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista, i suoi cento investigatori invisibili che lo hanno affiancato nei lunghi appostamenti, le intercettazioni fiume, le notti insonni a indagare instancabilmente su Mafia, ’Ndrangheta, Camorra, la corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. Fino a quando si è spinto troppo oltre ed è stato fermato. Denunciato per insubordinazione e diffamazione. Accusato di essere un cane sciolto, accerchiato, demansionato, poi isolato e per due volte ripagato con la revoca della scorta.
Ultimo è l’investigatore così bravo e veloce da non essere controllabile. Il soldato idealista che non guarda in faccia il potere. L’irregolare che per le gerarchie militari e della politica va domato. L’eroe senza nome che va ricondotto all’obbedienza.

Ingresso libero.

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