Niki de Saint Phalle, l’artista del Giardino dei Tarocchi, installazioni al Sacro Bosco di Bomarzo

Il Giardino dei Tarocchi, ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, è aperto al pubblico dal 1998; si sviluppa in un pendio con la tipica macchia mediterranea appartenuto alla famiglia Caracciolo. Opera chiaramente ispirata al Parc Guell di Barcellona di Gaudì ed al Sacro Bosco di Bomarzo che impegna l’artista per 17 anni. Un percorso fantastico e surreale, ricco di citazioni, messaggi e pensieri che appare dopo aver superato la porta circolare del padiglione di Mario Botta. Di estremo contrasto alle opere colorate e scintillanti di de Saint Phalle sono le macchine mobili del compagno Jean Tinguely.
L’Imperatrice è tra le sculture più rappresentative del complesso, gigantesca opera all’interno della quale Niki de Saint Phalle ha abitato durante i lavori, con il corpo sinuoso rivestito di tessere ceramiche e con la cavità, ancora arredata, specchiante e disorientante. (Rif.Arch.to Alfredo Giacomini)
Nel cinquecentenario della nascita di Pierfrancesco Orsini (4 luglio 1523)presso il Sacro Bosco in questo periodo si possono ammirarealcune installazioni dell’artista Niki de Saint Phalle che ha creato il Giardino dei Tarocchi a Capalbio, ispirato per l’appunto anche al Sacro Bosco di Bomarzo. Nel Parco saranno pure visibili le opere di  Daniel Spoerri del Giardino Hic Terminus haeret di Seggiano e gli occhi dell’Orco di Paolo Portoghesi che ha realizzato il Giardino delle Meraviglie a Calcata.
L’espressione delle meraviglie che la cultura pura ci può donare.
foto cover: @Anna Rita Properzi
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