Buon ferragosto.

di Maria Teresa Muratore

Era il 1976 o forse il 1978 quando il mio fidanzato mi disse “Da noi, a ferragosto, c’è l’usanza di andare in pellegrinaggio a piedi alla chiesa di Campo per prendere la Messa”.

Ed io “Perché a ferragosto si va a Messa?”

“E certo, è l’assunzione della Madonna” e mi guardò come se venissi dalla luna.

“Ah, non lo sapevo”. Come sopra, l’espressione un po’ più accentuata.

Sarà stato perché in genere in quel periodo eravamo in giro per l’Europa e magari era difficile trovare una Messa cattolica o anche in una lingua che si potesse capire? O magari era capitato che ci eravamo andati ma coincideva con la domenica e così non ci avevo fatto caso.  O semplicemente ero distratta e non avevo fissato nella mia testa la cosa, però mi ricordo che una volta in Bretagna volevamo andare a vedere le Pardon che mi pare avvenisse proprio in questo periodo.

Ferragosto erano le ferie di chi non poteva permettersene di altre, magari una giornata al mare, o un picnic in montagna, talvolta la “montagna” fuori porta; per tutti era una giornata di allegrezza, un pranzo di festa con la famiglia e/o con gli amici.

Anni 70. Ferragosto significava tutto chiuso, una volta dovemmo fare una tappa imprevista e di più giorni a Clermont Ferrand perché dovevamo fare una riparazione alla macchina ma non c’era un meccanico a pagarlo oro, tutti chiusi nell’intorno del 15, ma chiusi chiusi eh!

E un’altra volta non ricordo dove, ma sempre in Francia, restammo senza soldi perché le banche erano chiuse e non potevamo cambiare, naturalmente non esistevano a quell’epoca i bancomat, demmo fondo alle scorte alimentari presenti in roulotte, per fortuna c’erano un po’ di patate; le persone a spasso per la città si mangiavano certi bei gelati…noi, l’acqua delle fontanelle.

Anni 80-90. A Tarquinia organizzano grigliate sulla spiaggia, fanno i fuochi di artificio a mezzanotte. Mi hanno detto che a Montalto fanno i gavettoni e non si salva nessuno.

Anni 90. Siamo in vacanza, i vicini di casa ci telefonano per farci gli auguri di ferragosto.

Io esterrefatta: ma che a ferragosto si fanno gli auguri? Mi affretto a farli agli altri vicini anche io.

Anni 2000, in laboratorio si sorteggiano le “feste grosse” per chi deve lavorare, resto sconvolta quando paragonano il giorno di ferragosto alla notte della vigilia di Natale e del 31dicembre o al giorno del 25 dicembre e del primo dell’anno, dandogli la stessa importanza.

Anni 2000. Quando vengo in Calabria ad agosto, il 15 è lo spartiacque che divide in due la vacanza, nei giorni prima pare che ne hai tanti davanti e si organizza che cosa fare, quando passa ti rilassi ma pare che la vacanza è finita. Il tempo corre veloce verso la partenza e ti prende la tristezza del ritorno.

Anni 2010-2020. I telefonini fanno ormai parte di noi. E i “Buon ferragosto” si sprecano. Il cellulare è tutto un trin trin: cocomeri ammiccanti, sdraiette sorridenti, conchiglie in bella mostra, amache ondeggianti, gelati parlanti, soli con gli occhiali da sole, bibite invitanti con la loro cannuccia…

Negli ultimi anni ci si è cominciati a ricordare che il 15 è la ricorrenza dell’Assunzione in Cielo di Maria e molti allora al posto di Buon Ferragosto ti dicono Buona Festa dell’Assunta e anche qui si sbizzarriscono con immagini della Madonna in cielo, dove troveranno tanta varietà di immagini non so.

Comunque, a parte Buon Ferragosto e Buona Festa dell’Assunta, la cosa che mi lascia sempre un po’ perplessa sono gli auguri, perché non è Natale, non è Pasqua, non è un Nuovo anno che comincia. Allora dovremmo fare gli auguri anche per l’Ascensione, per la Pentecoste, a Viterbo per sant’Andrea e per l’Annunziata…

Mi sa che l’Assunzione ci piace di più perché coincide con un periodo di vacanze, di rilassamento, e allora non potremmo essere meno ipocriti e riconoscerlo?

Anche io ho cominciato a dire Buona festa dell’Assunta, forse per rimorso di quella volta che non lo sapevo, o perché mi pare che ha più senso rispetto a Buon ferragosto, che è una specie di Buona domenica alla fine.

Ma se non ci fossero le grigliate o i picnic o i fuochi di artificio o i falò sulla spiaggia sono sicura che la festa dell’Assunta non godrebbe di tanta popolarità.

 

Anche io quest’anno oltre a rispondere agli “auguri” sulle varie chat ho per prima elargito a qualche amica/o i miei buon ferragosto perché alla fine vuol dire che la/lo pensi e affettuosamente speri che passi una bella giornata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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