Nasce il progetto di aeroporto regionale e svanisce il sogno di quello nazionale. Una giornata “quasi storica” per l’infrastruttura viterbese perché fa i primi passi il piano per dare all’intera Tuscia un sito aeroportuale credibile e già cantierabile e perché si pone fine a iniziative fantastiche per quanto irrealizzabili alimentate per più anni da speculazioni le più varie. Presso l’Aeroclub viene illustrato il programma (con tanto di slides) del Regional Airport di Viterbo, elaborato dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile), che costituirà uno dei siti del network regionale (al momento una ventina di scali che diventeranno quaranta in tutta la penisola), che dovrebbe poter valorizzare il trasporto turistico e business, decongestionando nel contempo le rotte nazionali. In sostanza, saranno riadattate le due piste di atterraggio e decollo, sarà creato un parcheggio per aeromobili in grado di accogliere velivoli di piccola e media dimensione, verranno riqualificati i raccordi tra l’area militare e quella civile. Alla presentazione sonointervenuti, tra gli altri, il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami, il presidente di Enac Pierluigi Di Palma, il presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici Mauro Rotelli, i comandanti locali dell’Aviazione Esercito e dell’Aeronautica Militare, amministratori e imprenditori, a dimostrazione che l’infrastruttura può diventare fondamentale nella dinamica di crescita della Tuscia in termini turistici ed economici. Costo dei lavori oltre un milione di euro, apertura degli stessi il prossimo anno. “Si tratta di qualcosa – ha spiegato il presidente Di Palma – che farà decollare questa bellissima terra”. “E’ una giornata quasi storica – ha rimarcato l’onorevole Rotelli – perché l’aeroporto andrà ad innestarsi in un progetto più ampio di miglioramento delle infrastrutture che coinvolgerà anche la Terni-Civitavecchia. Non a caso a primavera partiranno i lavori di allungamento della trasversale con cinque chilometri che permetteranno di superare l’abitato di Monteromano”. “La città – ha sottolineato la sindaca di Viterbo Chiara Frontini – accoglie con entusiasmo questa iniziativa. Non più l’idea di uno scalo nazionale da un milione di passeggeri all’anno, ma finalmente il primo atto di un’opera concreta”. “Un aeroporto – ha sottolineato il vice ministro Bignami – che fa crescere la connettività con questo territorio che è bellissimo. Il progetto di aeroporto nazionale? Non c’è mai stato se non nelle speculazioni che per anni lo hanno alimentato”. Di più. “Io sempre – ha chiarito il presidente Enac – ho detto che uno scalo nazionale non sarebbe stato realizzato anche perché, in primis, non esisteva e non esiste una infrastruttura ferroviaria capace di realizzare un sistema di collegamento efficiente con la Capitale”. Parole che sono suonate come una pietra tombale su una infrastruttura che per anni è stata sostenuta unicamente dalla dialettica politica.