Tarquinia Pian d’Arcione riportati alla luce 4 contesti archeologici molto diversi tra loro

Tarquinia archeologando

Nel bellissimo il convegno di sabato 2 dicembre  a Santa Severa, avente per tema “I risultati delle indagini di arheologia preventica nei comuni costieri del Lazio”

Dalle indagini archeologiche preliminari all’installazione di un impianto fotovoltaico in località Piantorgani, al confine tra i territori di Tarquinia e Civitavecchia, gli scavi sono ancora in corso, hanno riportato alla luce un notevole complesso rurale improntato sullo sfruttamento agricolo del terreno e sulla produzione legata soprattutto alla coltura dell’olivo ed alla trasformazione della materia prima. Sono stati infatti rinvenuti nella struttura principale numerosi resti di noccioli di olive e diversi strumenti legati alla torchiatura. Sebbene i lavori agricoli più recenti abbiano fortemente intaccato i piani pavimentali, la leggibilità della pianta della struttura rimane inalterata, con le sue trasformazioni avvenute nel tempo.
In una seconda area indagata è stato invece rinvenuto un sistema di tre fornaci affiancate, dalla forma circolare, con spesse murature realizzate a secco, che conservano ancora intatti i resti dell’ultima cottura.
L’interessante quadro cronologico colloca la prima edificazione dell’impianto della villa rustica nell’età arcaica, ma è a partire dalla fine del IV/inizio del III sec. a.C. che le strutture assumono un aspetto imponente con un’estensione maggiore e resteranno in vita fino alla fine della prima età imperiale, al pari dei numerosi complessi rurali analoghi che costellano il paesaggio circostante.
Nella quarta area, una sepoltura con corredo etrusco-geometrico di metà VII sec. a.C., ha arricchito un periodo non molto documentato nel territorio di Tarquinia. Nel corso del 2023 è stato rinvenuto un quinto contesto databile tra età repubblicana e III/IV sec. d.C., ancora quasi tutto da indagare, che comprende una ricca villa romana e diversi butti che hanno già restituito materiale anche integro e molto interessante: le future indagini chiariranno in modo definitivo la “natura” di tutti i manufatti presenti nell’ area.
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