“Bilancio di responsabilità sociale del Tribunale di Viterbo”. Titolo di un lavoro di tre anni, dal 2017 al 2019, con aggiornamenti riferiti al 2020-2021, che fotografa, in modo ordinato e trasparente, il funzionamento della macchina della Giustizia nella Tuscia. Redatto dalla Procura, dal Tribunale di Viterbo e dalla Università della Università della Tuscia. Uno spaccato essenziale per la comunità e, in particolare, per i cosiddetti stakeholder, cioè i soggetti pubblici e privati che hanno uno specifico interesse nella loro attività. A presentare il volume , nell’Aula Magna di Unitus, il rettore Stefano Ubertini, il professore ordinario Alessandro Ruggieri, il capo dell’Ispettorato del ministero della Giustizia Maria Rosaria Covelli, il presidente del Tribunale di Viterbo Francesco Oddi, il Procuratore capo Paolo Auriemma. Presenti anche i consiglieri comunale Antonella Sberna e regionale Daniele Sabatini e l’assessore comunale alle Politiche Sociali di Viterbo Patrizia Notaristefano. Si tratta di un importante strumento di sviluppo organizzativo in quanto attua principi di buon funzionamento, di chiarezza e di solidarietà. Insomma, delinea un percorso di trasparenza iniziato nel 2017. “Nel volume – ha spiegato l’Ispettore Covelli – sono elencati i piani di smaltimento dell’arretrato nel settore Civile e Penale, la riduzione e durata dei procedimenti anche attraverso task force formate da giudici e personale amministrativo per eliminare pendenze dell’Ufficio GIP. Abbiamo voluto, in altre parole, dare una dimensione sociale al servizio giustizia”. Un lavoro certosino, lungo, assai impegnativo, che permette di delineare anche e soprattutto l’assetto sociale della nostra Provincia. Alcuni esempi possono essere illuminanti: in due anni la durata media dei procedimenti è passata dai 783 giorni del 2017 ai 442 giorni del 2019 con una diminuzione del 43%; la durata media per procedimenti con richiesta di archiviazione è passata da 763 a 416 giorni a seguito della creazione di un gruppo di lavoro preposto allo smaltimento di questo tipo di procedimenti; nel settore Civile il contenzioso ordinario nel 2020 contava 7767 procedimenti (tra pendenti inziali e sopravvenuti) mentre nel 2021 si erano ridotti a 7502; i procedimenti civili del Giudice di Pace erano complessivamente 4417 nel 2017, 4385 nel 2018 e 3964 nel 2019. Come stanno a testimoniare i numeri, nel triennio è stato registrato un significativo miglioramento nella dinamica del funzionamento della Giustizia. Ma evidentemente non basta. “I dati sono lì a dimostrare la performance, ma quello intrapreso è un lavoro che va portato avanti, magari presentando numeri più importanti alla fine del prossimo triennio”, ha sottolineato il professore Ruggieri. “Un bilancio – ha puntualizzato il rettore Ubertini – che sarebbe utile in ogni città. Certamente noi abbiamo innescato un circolo virtuoso”. “Ora dobbiamo garantire la continuità della comunicazione dei dati”, ha aggiunto il presidente del Tribunale Oddi”. Vero è che il Bilancio di responsabilità sociale del tribunale di Viterbo è il primo presentato da un Distretto della Corte di Appello di Roma. “Ed è sicuramente – ha chiosato il procuratore Auriemma – un esempio virtuoso da seguire al quale noi responsabilmente abbiamo contribuito”.
Presentato il volume “Bilancio di responsabilità sociale del Tribunale di Viterbo”
di Luciano Costantini