Comitato Insieme per l’Ospedale di Tarquinia: “Salviamo l’Ospedale con un abbraccio”

“Sabato il Movimento apartitico “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia” sarà di nuovo in piazza per un grande abbraccio al nosocomio tarquiniese. Due gli obiettivi principali: salvarlo e contribuire a restituirgli la dignità di un luogo di cura apprezzato, verso cui si giungeva anche da lontano. Sarà la dimostrazione di un affetto profondo, perché l’ospedale è troppo importante per la vita di questo territorio e non dobbiamo, non vogliamo, non possiamo perderlo.
Le manifestazioni servono a veicolare messaggi semplici e chiari e sabato dovrà apparire chiaro che il Movimento vuole dare senza tregua concretezza all’impegno pubblico assunto per conto delle comunità di cui è espressione e riassumibile in “NON CI FERMIAMO”. Non ci fermiamo nonostante la voce sguaiata di qualche giornalista prezzolato. Non ci fermiamo di fronte ai silenzi ealle verità distorte della dirigenza ASL. Non ci fermiamo perché abbiamo letto le testimonianzedrammatiche di medici che hanno vissuto in prima persona quanto denunciamo e lo hanno resopubblico mettendoci la faccia. Non ci fermiamo anche perché il nostro ospedale non compare nell’elenco delle strutture sanitarie a cui la Regione Lazio ha assegnato fondi per ammodernarli o costruirli ex novo.
Ai cittadini chiediamo di esserci, sabato mattina, perché il movimento trae forza solo da loro. Per aumentare la forza del Movimento vogliamo fare rete con altre realtà laziali che condividonoproblemi simili ai nostri.
Ricordiamo infine, perché è utile farlo, che al comitato che coordina le azioni del Movimento,
sempre aperto a chi voglia dare una mano, partecipano persone di tutti gli orientamenti politici e che la nostra azione di Movimento è iniziata quando la Regione era governata dalle forze politiche che ora sono all’opposizione. Non ci siamo fermati allora e non ci fermiamo adesso.Appuntamento  sabato 16 dicembre, ore 10 di fronte all’ingresso dell’Ospedale di Tarquinia”.

Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia”

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