Acquapendente, Renzo Chiovelli ripercorre la storia del capitano Sforza Maidalchini al Teatro Boni

chiovelli al teatro boni

Giovedì 28 dicembre, alle 17.30, presso il Teatro Boni di Acquapendente, inizieranno le celebrazioni per il 4° centenario della morte del capitano Sforza Maidalchini, rimasto celebre per essere stato il padre della famosissima Donna Olimpia. La manifestazione è curata dall’architetto Renzo Chiovelli, col supporto dell’associazione per la cultura “Cassia km 141”. Chiovelli: “I Maidalchini, originariamente Maldacchini, erano una famiglia di mercanti che si era trasferita ad Acquapendente nel 1501 con Bellardino Perugino. Suo figlio Sforza, notaio, diventò Priore e poi Confaloniere della Comunità aquesiana. Imparentatosi con le principali famiglie di Acquapendente, acquistarono una serie di immobili medievali lungo il tratto urbano della Via Francigena, trasformandoli in palazzi rinascimentali – riferisce Renzo Chiovelli -. Proprio nel principale di questi palazzi, nel 1561, dovette nascere Sforza Maidalchini, figlio di Andrea e Pacifica Feliziani. Il palazzo abitato da Sforza fu arricchito da una corte con loggiati in stile tuscanico, decorata con affreschi e graffiti, finché egli non si trasferì a Viterbo, essendo stato nominato appaltatore della Dogana pontificia”. “A Viterbo gli nacque, dalla seconda moglie, Olimpia, che sarebbe diventata la ‘Papessa di Piazza Navona’. Sforza fu capitano e castellano della rocca di Civita Castellana, commissario dei grani a appaltatore delle carni per il Patrimonio in Tuscia. – conclude Chiovelli – Nel 1611 acquisì la cittadinanza viterbese e, morto nel 1623, fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Gradi. Pertanto ricorrono i 400 anni della sua morte e dal 23 dicembre inizieranno una serie di manifestazioni, che continueranno nel 2024 con conferenze sui Maidalchini, visite ai palazzi e luoghi di Donna Olimpia a Roma e San Martino al Cimino, concerti ed altre iniziative”.

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