Si è svolta presso la libreria dei Salici, il secondo incontro pubblico di Transistor Viterbo, un progetto dal basso, da poco sbarcato nella Tuscia, che fa capo all’associazione Rinascimento Green e che riunisce cittadini e cittadine che hanno a cuore un’evoluzione positiva della città, con lo scopo di accelerare la transizione ecologica e la mobilità sostenibile.
Ospite dell’incontro Anna Becchi, coordinatrice di Street for Kids, un’iniziativa di respiro europeo che, mettendosi a servizio dell’attivismo civico, sta contribuendo a sdoganare in Italia il fenomeno delle strade scolastiche. “Dal 2020 – spiega l’esperta – la definizione di strada scolastica è entrata nel Codice della strada, segno che siamo di fronte a un cambiamento di fatto. Con questa denominazione si intendono le zone adiacenti alle scuole, il più delle volte primarie, in cui viene vietato, temporaneamente o in modo permanente, il traffico degli autoveicoli. I benefici di tale scelta sono molteplici, si va dall’ovvia riduzione dell’inquinamento alla possibilità di riappropriarsi di spazi pubblici mettendo al centro i bambini”.
In Italia la città capofila è Milano, con 45 strade scolastiche sul territorio urbano, seguita da Parma e Roma, mentre a livello europeo svetta Parigi, città virtuosa anche per quel che riguarda il cosiddetto urbanismo tattico (la volontà di ridisegnare gli spazi pubblici per renderli più vivibili, per esempio colorando l’asfalto e aggiungendo piccoli arredi).
Spostandoci nel contesto viterbese l’idea delle strade scolastiche permanenti appare ancora lontana, e solo timidi tentativi temporanei sono attualmente in vigore. Tuttavia, la conquista ottenuta a beneficio delle studentesse e degli studenti dell’IC Fantappiè, del Liceo Ruffini e dell’Istituto Rousseau ad ottobre del 2022 è sintomatica di un cambiamento in atto. Il nodo di via della Verità costituiva da anni un’evidente emergenza sanitaria e di sicurezza, ma il processo messo in atto dal comitato spontaneo Aria Sole Movimento, formato da genitori e residenti del centro storico, ha attivato una sinergia positiva con dirigenza scolastica e amministrazione comunale, rendendo possibile la realizzazione di una strada scolastica temporanea all’interno di Porta della Verità, permettendo a studenti di ogni età e ai cittadini di muoversi in sicurezza ma solo tra le 7:45 e le 8:15.
Convinta che i tempi siano maturi per rilanciare dal basso il grande tema della mobilità sostenibile è Veronica Aneris, del comitato di coordinamento di Transistor Viterbo: “Le esperienze di strade scolastiche e urbanismo tattico, che stanno fiorendo ovunque nelle città europee, hanno dimostrato che sono ottimi strumenti per migliorare la vivibilità urbana in tempi rapidi e a basso costo. Potrebbe essere interessante pensare a queste soluzioni calate nella nostra città, ripartendo proprio dall’esperienza positiva di Porta della Verità. La nostra intenzione è quella di promuovere l’informazione e il dialogo sul tema della mobilità sostenibile, come motore di riqualificazione urbana e sociale, aumentando la rappresentatività della cittadinanza su questi temi.”
In tale direzione dovrebbe muoversi il Comune grazie al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Pums) che ha tra gli obiettivi quello di migliorare la qualità e le prestazioni ambientali delle aree urbane, assicurando un ambiente di vita più sano. La società incaricata di redigere il Pums è la perugina Tps Pro che in questi giorni sta monitorando l’impatto del traffico in prossimità della rotonda del cimitero.
“Il Pums è una grande opportunità per la società civile per partecipare attivamente a ripensare la città in meglio – chiude Aneris – e come Transistor intendiamo dare il nostro contributo. Per questo ci siamo già costituiti come portatori d’interesse nel processo partecipato che dovrà svolgersi nei mesi a venire. Siamo in tanti a credere in una visione della città incentrata più sulle persone e meno sulle auto”.
Altro tema emerso nell’incontro è quello delle due ruote, una forma di mobilità sostenuta anche da Bici Urbane Viterbo, un gruppo di cittadine e cittadini che, grazie al volano dei social, sta provando a trasmettere una cultura ciclabile a Viterbo, sollecitando piccoli e necessari interventi, come per esempio l’installazione di rastrelliere fuori dalle scuole.