Pietro Casasole responsabile Associazione Venatoria Caccia Sviluppo e Territorio spunti di riflessione

Emergenza cinghiali

In vista dell’apertura ufficiale della stagione venatoria 2024-2025, l’aquesiano Cavaliere Pietro Casasole (Responsabile Associazione Venatoria Caccia Sviluppo e Territorio per la Provincia di Viterbo) fornisce alcuni interessanti spunti di riflessione agli “addetti al mestiere”. “Sono anni ed anni – sottolinea – che la Regione come tutte le Regioni italiane polemizza sulla fauna selvatica (cinghiale). E’ notizia degli ultimi giorni, che si autorizzano gli agricoltori a imbracciare i fucili e sparare qualora gli stessi dovessero invadere i loro terreni seminati. Previo corso di abilitazione. Quindi con possesso di licenza anche se solo in casi urgenti. Chiedo spiegazioni al Presidente della Regione Lazio e all’Assessore all’Agricoltura se è una modalità per incentivare ad essere possessori di licenza. Anche se in percentuale dell’80-90% già lo sono. Allo stesso Ente che conferma di aver incontrato la Coldiretti chiedo perché non le altre Associazioni. La stessa Regione Lazio negli anni precedenti ha dato agli agricoltori contributi per fare sì che abbiano una protezione delle loro culture. Ma in realtà quanto hanno stanziato, quanti sono stati elargiti e con quali criteri ? Dalla Regione dovrebbero sapere che il cinghiale è un animale notturno, e di conseguenza la caccia è vietata. Come sono vietate altre forme di abbattimento nelle zone protette. Si può fare selezione da persone abilitate con altane ed armi con ottica e carabina, ma non come si è già fatto precedentemente, senza norme di sicurezza sui territori. Oppure come si vorrebbe fare dal piano regionale di tenere caccia sempre aperta. Con il problema attualmente non risolvibile su chi controlla e quindi il pericolo di bracconieri. Secondo il mio giudizio, inoltre, si potrebbe prorogare la caccia per le squadre in braccata ed in girate con zone assegnate dal 1 Novembre 20024 al 28 Febbraio 2025.Coiè di un mese. Così facendo, si potrebbe avere un cospicuo contenimento, meno polemiche, meno danni da pagare, meno contributi per protezioni. Come proposto dal Governo nella modifica della Legge 157, che già qualche Regione ha messo in calendario”.

 

 

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