Al San Leonardo Un Caffe con Alda Merini, la freschezza della poeta geniale interpretata da un cast giovane e di talento

IMG-20241014-WA0016

Un libro è un teatro della mente, definizione calzante per l’opera “Un caffè con Alda Merini: l’inizio della storia”, scritta, diretta e interpretata da Margherita Caravello. Lo spettacolo, andato in scena domenica sera al Teatro San Leonardo di Viterbo, ha proposto una conoscenza della poeta, come amava definirsi Alda Merini, da una prospettiva inedita, prima che divenisse universalmente celebrata, con quel fil rouge che ne sugella i vari sentimenti divisi tra purezza e genialità. In platea, una discreta presenza di pubblico in un giorno festivo durante il quale Viterbo, oltre dal bel tempo, era animata da tanti eventi nel cuore della città storica.

La data viterbese ha segnato il debutto in questa stagione degli attori Emanuela Caruso, sensibile e profonda la sua interpretazione della giovane Alda Merini e Riccardo Pieretti, istrionico nei panni dei personaggi maschili in scena.

Regia e tutti gli altri ruoli femminili ben gestiti dalla poliedrica Margherita Caravello, che ha anche voluto regalare alla Tuscia un viaggio all’interno delle sue presentazioni del libro, partendo da Vitorchiano, passando per La Biblioteca Consorziale, per concludere naturalmente al Centro culturale La Caterinaccia, perché le presentazioni del libro Un caffè con Alda Merini hanno sempre un fine sociale e solidale, in linea con la generosità che ha distinto la grande Alda Merini. L’appuntamento teatrale al San Leonardo ha quindi concluso un fortunato ciclo locale dedicato alla poetessa dei Navigli, a 15 anni dalla sua scomparsa.

La pièce, con una scenografia essenziale, si regge sulla struttura solida del testo, che alternando dialoghi leggeri ai monologhi intensi di Emanuela Caruso/Alda Merini offre al pubblico l’opportunità di far propria una storia intima e poco conosciuta, frutto di una preziosa e pregiata ricerca. Infine, la generosa mimica dell’attore orvietano Riccardo Pieretti e la sapiente congiunzione nella narrazione di Margherita Caravello attrice consegnano una Merini lanciata con forza e determinazione verso la conquista di un posto nel mondo, senza il pregiudizio di percepire la follia come un limite. Nei circa novanta minuti di spettacolo, atto unico, tutto scorre in modo fluido, toccante, senza alcun calo di tensione. Il pubblico, attento e partecipe, alla fine, ha sciolto l’emozione in un lungo applauso, omaggiando meritatamente i tre attori. (S.G.)

IMG-20241014-WA0007

 

Foto di Elisa Picotti

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI