Quante forme di salvezza può rappresentare lo sport? Se lo sono chiesti gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico U.Midossi organizzando un’assemblea sul tema a cui hanno partecipato 400 ragazzi.
Alla tavola rotonda dello scorso 31 ottobre sono intervenuti atleti e figure importanti della Tuscia: il presidente dell’Atletica Alto Lazio Fabrizio Maiolati, il presidente dell’ANSMES Alessandro Pica, la campionessa mondiale di Tiro a volo Simona Scocchetti, il campione nel lancio del peso e del disco Giuseppe Guerra, il pugile Gabriele Neri, Lorenzo Bernabei, laureato in Scienze Motorie Sportive, e il nutrizionista e docente Luigi Ziaco.
Tra gli interventi che hanno più colpito i ragazzi c’è quello di Gabriele Neri, che ha raccontato di come lo sport sia stato per lui una vera e propria rivincita contro il bullismo. Il pugile ha inoltre spiegato ai ragazzi l’importanza dell’impegno, sia del singolo che della squadra, per raggiungere determinati obiettivi e, soprattutto, del valore dei fallimenti “Non sarà mai una sconfitta se da questa trai una lezione” sono le parole che l’atleta ha rilanciato alla platea.
Intervento coinvolgente anche quello di Simona Scocchetti, che non ha nascosto le proprie emozioni nel ripensare a quando ha dato inizio alla propria carriera nel tiro a volo, un amore che “evidenzia come lo sport debba insegnare ai bambini i valori e il modo di comportarsi in base alle diverse situazioni in cui ci si trova”.
Allacciandosi alle parole di Simina Scocchetti, Giuseppe Guerra ha messo a fuoco quanto sia importante per ogni atleta rapportarsi correttamente con gli arbitri durante le gare, mantenendo sempre alta la soglia del rispetto.
Lorenzo Bernabei è entrato nel merito dell’allenamento a livelli agonistici, mentre il nutrizionista Luigi Ziaco ha posto l’attenzione sull’importanza dell’alimentazione in un contesto in cui “sempre meno bambini giocano all’aria aperta, preferendo rinchiudersi in casa, attratti dai dispositivi elettronici”.
Ricchi di spunti anche gli interventi dei presidenti Maiolati e Pica. Il primo si è espresso in merito al valore inclusivo e socializzante dello sport, aspetti in cui entra in gioco non solo la squadra ma anche lo staff tecnico e la dirigenza che devono sapersi rapportare con la famiglia dell’atleta.
Pica, tra le tante cose, ha riflettuto sull’importanza di far conciliare lo sport con lo studio, un mix che se ben bilanciato può portare a risultati di alto livello.
“Siamo entusiasti della riuscita dell’assemblea e della gestione dagli alunni delle classi quinte e soprattutto ci congratuliamo per il comportamento tenuto dagli studenti più piccoli di fronte a persone di tale importanza”: questo il commento del dirigente Alfonso Francocci e della vicepreside Sarah Bocchetti.