Sant’Andrea pescatore, una festa a Pianoscarano per ricordare l’importanza di far parte di un quartiere

Di Luciano Pasquini

Interno chiesa Sant'Andrea

Il freddo pungente di questo sabato di fine novembre  non ha scalfito il rito di quell’antichissima tradizione legata esclusivamente a Viterbo,soprattutto al quartiere popolare di Pianoscarano, la Festa in onore di Sant’Andrea Apostolo.  Il 30 novembre l’evento con promotori, la Parrocchia di Sant’Andrea e il Circolo Amici di Pianoscarano “Giulio Selvaggini” è iniziata verso le 16 , intorno alla fatidica Fontan del Piano, dove il Circolo con i suoi “chef volontari” ha allestito il punto d’assaggio, offrendo con grande senso di ospitalità salsicce nostrane e bruschette con pane ed olio resi dalla generosità di esercenti  di attività amiche che hanno così  dato il loro contributo. Alle 17 si è svolta la santa Messa alla presenza della sindaca Chiara Frontini. Alla fine c’è  stata la distribuzione dei pesci di cioccolato a  giovani e bambini, quest’ultimi nel rispetto di una credenza popolare che vuole che la mattina del 30 novembre  debbano trovare sul tavolo dove fanno colazione il pesce di cioccolato di Sant’Andrea. Si tratta di una festa particolarmente sentita da questo quartiere a cui in tanti accorrono per onorare la rappresentazione di Sant’Andrea che tramite il pesce è una testimonianza visiva delle sue origini di pescatore.  Un  momento speciale, in cui la comunità tutta si riunisce per far emergere una storia che esprime il concetto di gruppo, di insieme, di associazione. Gli Sbandieratori hanno rallegrato la festa e il suo finale, tutti ci ritroveremo il prossimo anno.

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