Una serata indimenticabile quella di venerdì 13 dicembre presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori, gremita all’inverosimile per l’evento organizzato da Tuscia in Fiore con il patrocinio della Fondazione Carivit. La manifestazione ha riunito artisti, maestri artigiani e personaggi della cultura della Tuscia, celebrando il patrimonio artistico e artigianale del territorio. L’evento, accolto dalla sindaca Chiara Frontini, ha rappresentato un importante momento di condivisione e valorizzazione delle eccellenze locali.
La direttrice artistica di Tuscia in Fiore, Laura Principi, ha dato il benvenuto ai presenti, tra cui artisti e rappresentanti di associazioni provenienti da tutta la provincia. Momento centrale della serata è stata la premiazione dei finalisti del concorso Tuscia-Cultura: Arevalo Antonio di Sipicciano, Cenci Getulio di Vetralla, Ginanneschi Franco di Latera, Panichelli Luca di Civita Castellana, Puri Luca di Bolsena e Tempesta Antonio di Soriano nel Cimino.
Tra le novità di questa edizione, il premio per il Miglior Gelato della Tuscia 2024, assegnato ex aequo all’Antica Latteria e a Lolla Gelato, e la competizione per il Miglior Maccherone con le Noci, vinta da Adalgisa del ristorante Il Solito Posto grazie alla ricetta ispirata alla storica Zi Peppa. Un momento toccante è stata la consegna dei premi alla memoria ai Maestri Artigiani Mario Casantini e Imperio Pierini, ritirati dai figli. Inoltre, è stata inaugurata una nuova tradizione con il riconoscimento ai maestri artigiani over 75 con oltre 50 anni di carriera: Agostinello Bruno, Biscetti Guido, Cioffi Giuseppe, Quatrini Gabriele, Stabile Nicola e Turchetti Alessandro.
Il premio Personaggio della Cultura dell’Anno 2024, assegnato dopo oltre 10.000 voti online e l’analisi di una giuria di esperti, è stato conferito a Luca Panichelli di Civita Castellana,Guida Ambientale Escursionistica GAE presso Assoguide Blogger presso Tesori Nascosti – Agro Falisco, grande conoscitore e innamorato della Tuscia.
Nel suo intervento, il Presidente della Provincia Alessandro Romoli ha sottolineato l’importanza dell’artigianato nei centri storici e il valore dei borghi come luoghi di promozione e valorizzazione del territorio: «Questa serata celebra il nostro passato e il nostro presente, fatto di eccellenze e tradizioni che dobbiamo continuare a promuovere. L’artigianato è la linfa vitale dei nostri centri storici e rappresenta un motore di sviluppo per tutta la Tuscia».
La serata si è conclusa con un appello a valorizzare il lavoro degli artigiani mentre sono ancora in vita: «Non dobbiamo mai più dare premi alla memoria, impariamo a dirci bravo».
