Valeria e gli altri. Il Liceo Musicale Santa Rosa a Viterbo, dove il talento viene valorizzato

Di Elisa Pagliarello

La contrabbassista Valeria Giovannini

È l’ultima settimana prima delle vacanze di Natale e fervono i preparativi per il concerto del Liceo musicale “Santa Rosa” di Viterbo, previsto per il 20 dicembre alle ore 17.00 nella chiesa di Santa Maria della Verità. Tra un’esibizione e l’altra, gli allievi del liceo si impegnano nel portare avanti il loro sogno: diventare musicisti professionisti.

Sono più di 800 gli studenti del liceo “Santa Rosa da Viterbo” – divisi fra i vari percorsi che l’istituto offre – fra i quali cento sono iscritti all’indirizzo musicale.

La nostra guida sarà la contrabbassista Valeria Giovannini – classe 2007 – che ha partecipato, insieme ad altri allievi dei licei musicali del Lazio, alla giornata organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale sul tema “Giovani, Legalità e Giustizia” presso la Corte di Cassazione di Roma, con la presenza del Primo Presidente Margherita Cassano.

Partiamo dalla tua scelta musicale: come è nata la passione per la musica e come sei arrivata a scegliere il contrabbasso come primo strumento?

La passione per la musica è stata presente nella mia vita fin da quando ero piccola grazie a mia zia, pianista, che regalò il suo pianoforte ai miei genitori quando nacquero i suoi figli, in assenza di spazio in casa.
È stata la mia famiglia ad incentivarmi ad iniziare a suonare e a stimolarmi nel mio percorso.
Ho studiato pianoforte per 15 anni (e lo studio tuttora come secondo strumento).
Nel 2020, dopo un esame di pianoforte alla Scuola Comunale di Viterbo, mi è stato proposto di iniziare lo studio di un secondo strumento, e così ho messo per la prima volta mani sul contrabbasso.
Al liceo musicale ho deciso di rendere il contrabbasso il mio primo strumento. A differenza del pianoforte, negli strumenti ad arco è più difficile tirare fuori un suono, ma grazie all’ottimo insegnante che ho trovato al liceo e alle opportunità che questo strumento mi offre, il momento in cui prendo in mano il contrabbasso è il migliore della giornata.

Come si adatta il suono del contrabbasso, sia in assolo sia in concerto?

Il contrabbasso è uno strumento fondamentale in concerto per il timbro molto caldo, la capacità di spaziare da note più gravi fino a quelle acute del violino e l’alta qualità vibrante (grazie alla sua grande cassa di risonanza e le corde spesse). Sono stati i compositori Mozart e Beethoven a valorizzarlo, allontanandolo dalla sua sola funzione di appoggio e di collante per l’orchestra e facendogli ottenere una voce propria e distinta.
Per il ruolo da solista dobbiamo aspettare il 1800. In questi casi, i ruoli si “invertono”, ed è l’orchestra a fungere da accompagnamento per lo strumento.

Il liceo musicale preforma a una preparazione professionale musicale di livello?

Il nostro liceo propone lo studio della musica da un punto di vista teorico e pratico, oltre che le materie comuni a tutti i licei. Il pomeriggio abbiamo dei rientri di cinque ore a settimana, durante i quali abbiamo lezioni individuali per entrambi gli strumenti, gruppi di musica d’insieme ed esercitazioni corali (fondamentali per allenare l’orecchio).
Nonostante la preparazione che il liceo ci offre, soltanto dopo la laurea triennale e magistrale ottenuta in conservatorio possiamo reputarci professionisti, anche se la carriera di musicista è un lavoro di continuo studio e miglioramenti, oltre che strettamente personale per tempistiche e modalità.La musica ha però la capacità di comunicare emozioni, raccontare storie e unirci come comunità. Ne sa qualcosa Matteo Lucarelli classe IV e studente di violino invitato recentemente dalla Associazione Fabrica Armonica  di Roma ad eseguire un concerto premio a Toledo in Spagna.

Siete circa in cento a seguire il percorso del liceo musicale. Chi sono i vostri docenti più affermati? Vi seguono in prima linea nelle esibizioni pubbliche?

Tutti i nostri docenti sono preparatissimi e perseguono grandi carriere da musicisti oltre quella dell’insegnamento.
Sono tre i docenti coordinatori della nostra sezione al liceo musicale: i professori di tromba, chitarra e viola. Loro sono impegnati nell’organizzazione di concerti, di corsi e di attività extra scolastiche, e sono sempre presenti prima e durante il concerto finale per aiutarci nello studio e mostrarci il loro sostegno. Intraprendere un percorso musicale richiede non solo talento, ma anche un approccio distintivo che possa rendere ogni artista unico nel panorama musicale.

La conoscenza del Liceo musicale di Viterbo, esplorandone il buon piano di studi, ci viene concessa dalla disponibilità della professoressa Liliana Bruschetti.

Il Santa Rosa è un istituto senz’altro virtuoso. L’indirizzo musicale accoglie studenti con disabilità?

Sì, il Liceo musicale accoglie studenti con disabilità sia psichiche che motorie. I loro percorsi formativi (stabiliti dal PEI, Piano Educativo Individualizzato) sono fondati sui principi dell’inclusione, dell’individualizzazione e del rispetto dei diversi ritmi di apprendimento. La mediazione didattica si basa su attività laboratoriali, di gruppo e tramite l’utilizzo di piattaforme come Google Classroom.
Le attività legate all’apprendimento dello strumento sono il valore aggiunto di promozione delle competenze del liceo, attraverso le quali si raggiungono il miglioramento dell’attenzione, dell’interesse e della propria autostima.

Sussiste un sano rapporto tra aule e laboratori?

La gestione delle lezioni richiede un equilibrio tra attività d’aula e di laboratorio, con i docenti impegnati a proporre esperienze innovative e adeguate agli studenti. La didattica laboratoriale, infatti, mira a far “costruire la conoscenza” attraverso stimoli ed esperienze dirette. Questa metodologia non è limitata al laboratorio, ma può essere attuata anche in classe, favorendo un apprendimento attivo e coinvolgente.

Come si strutturano i programmi?

La parola “programma” è ormai desueta, perché è a discrezione della scuola creare un curricolo basato sugli obiettivi fissati dalle Indicazioni Nazionali. Tenendone conto, l’istituto inserisce laboratori, attività e progetti in nome di quell’autonomia che valorizza il territorio nel quale opera.

Le attività esterne e le esibizioni sono il dialogo con le istituzioni locali? Gli studenti sono partecipativi?

Le attività in collaborazione con gli Enti locali (parte integrante del nostro PTOF, Piano Triennale dell’Offerta Formativa) sono numerose, e sono opportunità solitamente accolte con favore dagli studenti come occasioni di confronto con altre dimensioni culturali del territorio. Questi incontri sono determinanti per la crescita e l’orientamento in vista del proprio progetto di vita.

Quali sono le sfide didattiche attuali nelle scelte operate?

Questa domanda è molto interessante. La sfida comporta un “mettersi in gioco” affinché esperienze formative nuove ed approcci originali possano favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi e competenze previste alla fine del percorso liceale. Un esempio è la didattica digitale, che può aiutare gli studenti a conoscere le potenzialità ma anche i rischi della rete. Anche l’intelligenza artificiale, così nuova e così complessa, può aprire diversi scenari all’altezza delle richieste di innovazione degli studenti e delle loro famiglie, in una società in continua evoluzione.

Come in un’orchestra, anche le discipline scolastiche convivono grazie a uno spirito sinfonico, in cui tutto si connette e si sostiene.

E il Liceo Santa Rosa ci dimostra che questa armonica coesistenza può e deve esistere.

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(Gli allievi del Liceo Musicale Santa Rosa di Viterbo)

(Matteo Lucarelli in concerto premio a Toledo in Spagna)

Esibizione degli allievi del Liceo Musicale all’accensione dell’Albero a Viterbo, in piazza del Sacrario 

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