Di solito ogni fine anno si stila una classifica dei personaggi che si sono resi più evidenti ed hanno fatto parlare di sé e perché. A noi di TusciaUp sono venute in mente alcune figure che a volte abbiamo intervistato, altre che abbiamo avuto la fortuna di incontrare, potendo così ascoltare la loro narrazione. Storie speciali che rappresentano umanità, generosità, talento nelle proprie espressioni di vita. Ed è il motivo per cui tra i personaggi del 2024 non possiamo non considerare quelle figure che di comune hanno la caratteristica di essere veramente speciali. Non ci sono medaglie da consegnare, vogliamo soltanto ringraziare coloro che sono dietro a queste storie per le splendide esperienze che ci hanno regalato, per rappresentare la Tuscia nelle varie sfaccettature profonde e promettenti per il futuro: il missionario di strada, colui che con la sua associazione si adopera per offrire ospitalità gratuita ai bambini gravemente malati e alle loro famiglie, la ricercatrice motore di una associazione riservata a tutte le donne espressa attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione. La giovane ingegnera che ha elevato i suoi oli prodotti a Tuscania a un livello qualitativo senza precedenti, il commerciante che investe nel centro storico di Viterbo da cui tutti scappano, l’artista che lascia spazio al libraio e trasferisce la libreria di famiglia nella piazza del quartiere multietnico più discusso di Viterbo, San Faustino, l’attore romano che ha scelto la Tuscia e la Torre di Pasolini, l’artista internazionale che ha aperto la sua galleria nel centro di Viterbo, esponendo opere preziose d’arte moderna. A tutti loro che vivono il nostro presente con lo sguardo volto nel futuro per renderlo migliore diciamo: GRAZIE!
I Personaggi dell’Anno 2024, la nostra decina
Padre Vincenzo Bordo, Nobel coreano. Da Piansano a missionario di strada
Fondatore della “Casa di Anna” a Seul, una delle istituzioni caritative più importanti della Corea del Sud. L’oblato di Maria Immacolata la sua esperienza di oltre trent’anni al fianco dei poveri e degli scartati della capitale sudcoreana. È la prima volta che un italiano ottiene questo massimo riconoscimento definito il “Nobel coreano”, per il servizio ai senzatetto, agli anziani soli e ai giovani di strada. Padre Vincenzo ha infatti dato vita a una serie di programmi che includono una mensa e un centro per la gioventù nella città di Seongam (quasi un milione di abitanti), a un’ora e mezzo da Seul. Nella struttura ci sono decine di volontari, uomini e donne, per lo più studenti. Ma in tutto i volontari sono seicento, divisi in trenta gruppi di venti ciascuno. I poveri ricevono, ma anche donano. Forse a volte donano più di quello che ricevono.
Francesco Giannelli Sevastano 74 anni, presidente e fondatore di Cuore di Mamma, insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. L’associazione con sede a Ronciglione è nata per per offrire ospitalità gratuita ai bambini gravemente malati e alle loro famiglie, agevolando il loro accesso a strutture sanitarie lontane.
Gilda Nicolai, sostiene la cultura del territorio tra emozioni e senso di appartenenza, presidente del Soroptimist club, l’associazione universale di donne impegnate in attività professionali, con ruoli e mansioni nuove ed declinate verso un mondo che cambia. Una voce per tutte le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione a difesa dei diritti umani, la pace, la tutela, la trasparenza e l’accettazione della diversità, il volontariato, lo sviluppo sostenibile mediante la promozione di progetti e azioni. Gilda è una donna dalle mille sfaccettature, classe 1974, è nata a Montefiascone, felicemente sposata con Luca e mamma di Camilla, rappresenta la figura della donna contemporanea che si racconta con impegno e passione.
Elisabetta De Minicis – Il Museo della Città e del Territorio di Vetralla, nato nel 1991 come pionieristico progetto museale ideato da Enrico Guidoni ed Elisabetta De Minicis, è stato donato nel 2008 all’Università della Tuscia. Rivolto agli studiosi, agli studenti e ai cittadini interessati alla cultura e alla tutela del patrimonio locale, il museo si dedica alla conservazione della storia ambientale, territoriale, architettonica e artistica della Tuscia.Il museo è stato ricreato negli ambienti di una vecchia torre, detta di Porta Marina, conficcata dal Quattrocento nelle mura medioevali a presidio del centro storico. Con gli inizi del Novanta la raccolta e l’esposizione ragionata di una preziosa documentazione sulle tradizioni urbanistiche e architettoniche dei borghi, con più riguardi per quelli della Tuscia viterbese, col passare degli anni si è arricchita di valore e interesse sul filo di cinque aree tematiche rivolte a tecniche costruttive e antichi mestieri.
Rosa Bianchini di Tuscania tra i migliori giovani imprenditori agricoli del Lazio,
premiata da Coldiretti con l’Oscar Green nella categoria Impresa digitale e sostenibile per aver “elevato i suoi oli a un livello qualitativo senza precedenti”.ha vinto con il progetto “Termocheck”, che ha ideato insieme a Giorgio, entrambi giovani ingegneri, che hanno unito il loro impegno etico e l’utilizzo della tecnologia per trasformare l’olivicoltura. Sono riusciti, infatti, ad elevare i loro oli ad un livello qualitativo senza precedenti. In che modo? Attraverso una comunicazione digitale innovativa, creando “Termocheck”, un bollino stampato con un inchiostro termocromico, che scompare se la temperatura dell’olio supera i 20 gradi, diventando quindi critica per la sua conservazione.
Pasquale Altieri, l’artista libraio. La sua produzione spazia dalla pittura all’assemblaggio, dal ready-made alla realizzazione di installazioni site-specific. Ha esposto in decine di mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero, ha svolto residenze artistiche. Da sempre vive un ruolo importante nella diffusione e produzione artistica del territorio, dove ha pure gestito due gallerie di arte contemporanea. E’ stato docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo. Il passaggio a fare il libraio è stato spinto dalla sorella Teresa che ha affiancato nei periodi più affollati nella storica libreria dei Salici in via Cairoli. Al ritiro di Teresa dall’attività Pasquale ha deciso di preservarne la continuità affiancato dal figlio Diego, rimanendo nello stesso quartiere ma spostandosi nell’ottobre scorso in un locale più dimensionato nello spazio,nella popolare piazza San Faustino. “Un quartiere multietnico in cui non può ne deve mancare la voce della cultura – afferma Pasquale -. La cultura e l’integrazione sono la spinta per far fiorire il quartiere e la stessa Viterbo”.
Massimo Curti, investire nel centro storico di Viterbo nonostante tutto.
Nella stessa via della Sapienza dove nel 1978 è nata la prima profumeria Massimo Curti ha creato la strada dei profumi, con l’apertura recente di un grande Concept Store, uno spazio contemporaneo all’avanguardia eclettico e cosmopolita. Un investimento importante per l’imprenditore in tempi in cui tutti fuggono dal centro nel quale Curti ha saputo rappresentare il suo viaggio verso l’innovazione imprenditoriale con cosmesi, fragranze e non ultimo il salone di coiffeur. Il fil rouge è quello di credere nel proprio lavoro, nella propria città.
Maurizio Iaschi, le mani d’oro della scherma.
Il suo lavoro ufficiale di fatto lo svolge nei servizi di Riabilitazione della Asl di Viterbo Maurizio Iaschi, è il fisioterapista, che numerosi cittadini assistiti della Tuscia conoscono per essere “passati” tra le sue mani. Le stesse che si prendono cura degli schermidori italiani, molti dei quali iridati e campioni affermati a livello internazionale, dall’olimpiade di Sindney 2000, ha sempre fatto parte dello staff medico della nazionale di scherma. Complessivamente in 6 edizioni dei giochi olimpici estivi: Sidney, Atene, Pechino, Londra, Tokyo e, quest’anno, Parigi. Nella Federazione italiana di scherma, c’è da quasi un quarto di secolo, quale parte integrante del settore medico, diretto da Antonio Fiore, che segue la Nazionale. Quale è stato il momento più forte di Parigi? Il minuto finale, anzi gli ultimi secondi decisivi che hanno decretato l’Oro nella spada della squadra femminile che ha battuto la Francia. Sono stati attimi di pura gioia che hanno ripagato mesi di preparazione e duro lavoro. ”La classe non è acqua”. Una dote rara.
Patrizio Pellizzi: il cinema, Pasolini e Chia.
Il mondo del cinema Patrizio Pellizzi lo ha respirato sin da bambino suo padre Valentino faceva lo stuntman nei film di Sergio Leone. La carriera di attore inizia a cavallo tra i fine anni 90 e il 2000.Nel 2005 arriva il primo film come interprete con Pupi Avati, il regista suo eletto in La seconda notte di nozze, a cui seguiranno nel 2013 Un Matrimonio , nel 2014 Un ragazzo d’oro, nel 2020 Dante , L’Orto americano nel 2024. Alla Tuscia ci è legato per legami parenterali ma l’ultima dimora di Pasolini, la Torre di Chia, è diventata il suo luogo magico la casa di fatto acquistata dall’attore Gabriele Gallinari, interprete di teatro e volto noto di serie tv di successo come ‘Don Matteo’ e ‘Squadra antimafia’. Qui- racconta l’attore- c’è una natura preponderante su tutto il resto, incontaminata. E’ uno dei simboli della Tuscia meridionale inserita in un contesto di rara bellezza da proteggere.Lì capisci l’importanza della Natura, del mondo animale, del romanticismo e del silenzio. Ogni volta che ci vado, mi rigenero per affrontare gli alti e bassi della vita.
L’artista Hawa Said, a Viterbo per creare uno spazio di arte e di opportunità.
Hawa Said è un’artista di origine somala, di Mogadiscio, che ha aperto una bellissima ed elegante galleria d’arte a Viterbo, in via Saffi n° 19, Artemiro, uno spazio che racchiude le opere di tanti artisti nazionali e internazionali di altissimo livello, come Sandro Trotti – pittore contemporaneo, considerato uno dei maggiori testimoni della cultura artistica italiana – suo marito nella vita. Amante della Tuscia, Hawa è pure cittadina onoraria di Caprarola dove vive. Perchè questa scelta? “Ho realizzato il mio desiderio di aprire a Viterbo, capitale della Tuscia, città bellissima e ricca di storia un punto incontro con l’arte, molti mi orientavano altrove, il mio sogno scegliendo una strada centrale come via Saffi è quello di farle recuperare i suoi fasti, la sua antica bellezza. Una cultura si definisce superiore nel momento in cui concepisce la bellezza e l’arte”.
Buon ingresso in un 2025 che fa ben sperare anche per il nostro territorio in una consapevole visione.