Tuscia in pillole. “Classica” anche per te

di Vincenzo Ceniti

Orchestra Sinfonica “EtruriÆnsemble”

La città dopotutto è intonata. Il “tempio” c’è ed è l’Unione, tra i più eleganti e storici del Lazio, che venne costruito nel 1855 secondo i canoni del teatro lirico all’italiana. I musicisti anche: sia ieri che oggi. Due secoli fa Cesare Dobici, Angelo Medori, Amedeo Cerasa, Tito Schenardi,  Adriano Ceccarini. Nel Novecento si è fatto sentire e amare Zeno Scipioni cui dobbiamo una preziosa attività didattica, di ricerca  e di direzione fin dai tempi del dopoguerra. Oggi sono in attività, con altrettanta convinzione, direttori di coro e di orchestra, solisti e strumentisti, insegnanti, arrangiatori, ricercatori. Le istituzione pubbliche hanno fatto la loro parte con la Scuola Musicale Comunale e il Liceo Musicale. Dunque c’è  musica classica per tutti, soprattutto per molti giovani che devono saperne di più, per apprezzarla ed amarla.

In quanto alle voci tra ieri ed oggi ne registriamo alcune di rango:  Fausto Ricci, Raffaele De Falchi, Cesare Valletti (viterbese di adozione), Alfonso Antoniozzi, Antonio Poli. Se ci allarghiamo alla Tuscia il gruppo si arricchisce di Lina Cavalieri (originaria di Onano) e Veriano Luchetti di Tuscania.

Con questi precedenti  Viterbo ha svolto a vari livelli una attività musicale tra le più apprezzate del Lazio. Roma a parte, la nostra città compila ogni anno apprezzati cartelloni musicali cui partecipano artisti locali ed esterni, anche di livello internazionale. Frequenti le performance di corali amatoriali, esiti di aggregazioni parrocchiali che nel tempo  hanno fornito buone voci di solisti.

Il Premio Fausto Ricci, ultradecennale, istituito per ricordare la figura di un grande baritono  viterbese dei primo del Novecento, è oggi tra le eccellenze dei concorsi per cantanti lirici, se non altro per il prestigio di talune giurie coordinate dal direttore artistico Fabrizio Bastianini. Da circa cinque anni prevede  nel bando la sezione “Voce d’opera” che prelude all’allestimento di un’opera lirica con le voci selezionate. E’ stato il caso di  Cavalleria Rusticana, Elisir d’Amore, Don Pasquale, Pagliacci, Traviata  e prossimamente di Boheme. Allestire un’opera non è più impossibile per Viterbo che in queste occasioni  ha mostrato risorse insospettate.

La stagione concertistica all’Unitus, fondata da Carlo Maria Ricci dell’Università degli Studi della Tuscia, ha raggiunto il traguardo delle venti edizioni e si svolge nell’Auditorium di Santa Maria in Gradi ospitando ogni anno solisti ed organici di ogni parte d’Europa. .

Il Festival Barocco “Alssandro Stradella”, provvidenziale prosecuzione – grazie al direttore artistico Andrea De Carlo – di quello che teneva banco negli anni Ottanta-Novanta, coinvolge non solo Viterbo, ma anche altre località regionali, valorizzando spazi di rara suggestione, come chiese e monumenti di varie epoche.

Da alcuni anni, con il Festival musicale “I bemolli sono blu” Viterbo ha fatto la conoscenza più ravvicinata col pianoforte, padre di tutti gli strumenti, che vede ogni anno alla tastiera maestri di prim’ordine. Animatore e direttor artistico è Sandro De Palma che tra altro ha allestito una sala di ascolto presso il palazzo Chigi di Viterbo, dimora storica nel cuore della città  Anche in questo caso a beneficiarne sono chiese, abbazie e monumenti.

L’Accademia degli Svitati guidata dal direttore artistico Federico Amendola ci accoglie tra le possenti pietre della Rocca Albornoz, con il suono affabulatore di archi e fiati, le cui note vagano tra  i reperti archeologici sistemati nelle sale.

Un pensiero particolare per il monumentale organo a trasmissione meccanica (composto da quattro sezioni, tre tastiere e più di quaranta registri) sistemato nella chiesa di Santa Maria della Verità negli anni Ottanta da un ente pubblico che non esiste più, cui riconosciamo il coraggio di tale scelta. Quelle tastiere quando vengono percorse dalle mani sapienti di abili organisti, (spesso l’organista ufficiale Ferdinando Bastianini), ci regalano ottimismo.

Apprezzati, frequenti e richiesti. gli annuali “Omaggi alla Madonna” nella chiesa di Santa Maria della Verità, sia essa Addolorata o Immacolata (ambedue venerate dai  parrocchiani) cui annualmente il Touring Club, in collaborazione con il direttore artistico Giorgio Bottiglioni, dedica un concerto di musiche di vari autori ed epoche, accolto da  applausi sempre più convinti.

E poi la benaugurante presenza a Viterbo di una orchestra  sinfonica “L’EtruriÆnsemble”  che grazie all’”Associazione XXI secolo” presieduta da Giuliano Nisi, che ne è il nume tutelare, si sta facendo sempre più “stabile”  con frequenti  apporti di giovani del posto. Oggi è titolare dei  tradizionali Concerti di Pasqua e di Natale  e della “buca” del teatro Unione quando si producono a Viterbo le opere liriche del “Premio Fausto Ricci”.   

Nella foto, l’Orchestra Sinfonica “EtruriÆnsemble”

 

L’autore*  

ceniti

Console di Viterbo del Touring Club Italiano. Direttore per oltre trent’anni dell’Ente Provinciale per il Turismo di Viterbo (poi Apt). È autore di varie monografie sul turismo e di articoli per riviste e quotidiani. Collabora con organismi e associazioni per iniziative promo-culturali. Un grande conoscitore della Tuscia.

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