L’omissione di soccorso agli animali è reato

omissionesoccorsoanimaliinvestiti

Il codice della strada prevede l’obbligo di soccorso non solo per le persone coinvolte in incidenti ma anche per gli animali di qualsiasi tipo. L’articolo 189, al comma 9-bis, infatti recita: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.

Questa interpretazione è stata avvalorata dalla Corte di Cassazione, che, con la sentenza n. 29543 (Sezione III penale, 22 luglio 2011) ha stabilito che un automobilista che ometta, senza giustificazione alcuna, di soccorrere un animale domestico dopo averlo accidentalmente investito, e per di più impedisca ad altre persone di prestare all’animale le dovute cure, può essere chiamato a rispondere del reato di maltrattamento di animali.

L’automobilista quindi, oltre a un obbligo morale è soggetto a un obbligo di legge che può costargli una sanzione da 421 a 1691 euro. Inoltre, se provoca la morte dell’animale, potrebbe configurarsi il reato di uccisione di animale ai sensi dell’articolo 544-bis del codice penale che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni. È un dovere poi, se si assiste a un incidente, oltre che avvisare le Forze dell’ordine e il Servizio Veterinario ASL competente per territorio, reperibile 24h su 24h, prendere il numero della targa e comunicarlo alle Forze dell’ordine, affinché siano applicate le giuste sanzioni.
Quando si è al volante, bisogna sempre prestare la massima attenzione agli altri utenti della strada, che siano automobilisti, pedoni o animali, e assumersi sempre la responsabilità della propria condotta.

Enpa sezione di Viterbo e Provincia

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI