La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, porta a Vinitaly 2025 il meglio della sua produzione enologica: un mosaico di territori, vitigni e saperi che esprime l’identità dei propri territori e il dinamismo di un settore in grande crescita. La collettiva del Lazio per il Vinitaly – in programma a Verona dal 6 al 9 aprile – è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati.
Con un padiglione scenografico, un programma ricco di contenuti e una strategia orientata alla promozione del settore e alla valorizzazione del territorio, la Regione Lazio vuole confermarsi protagonista a Vinitaly 2025.
Tra le aziende presenti, a testimoniare la vivacità e la ricchezza del comparto, figurano anche due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale.
La partecipazione della Regione Lazio al Vinitaly 2025 è stata ufficialmente presentata a Roma in conferenza stampa, presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra. All’appuntamento, moderato dal giornalista RAI Rocco Tolfa e aperto dal saluto del Presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti, hanno preso parte il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini, il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa, il Presidente di Veronafiere Spa Federico Bricolo, il Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia e il Presidente della Fondazione Italiana Sommelier e di Bibenda Editore, Franco Maria Ricci.
il padiglione del Lazio si estende su 2.450 mq, con un ampliamento del 20% rispetto all’edizione precedente. Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani, coniugando design contemporaneo e richiami alla storia millenaria della regione. Il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, è articolato in due livelli:
• il piano inferiore: che ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei partner: Camera di Commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier – Bibenda e Blu Banca –Gruppo Banca Popolare del Lazio.
• il piano superiore: dove saranno allestite un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area ristorazione.
I numeri della regione:
3 D.O.C.G., 27 D.O.C., 6 I.G.T., 37 vitigni storici.
18.000 ettari vitati, oltre 400 cantine attive e una produzione nella vendemmia 2024 di 730.000 ettolitri di vino (+ 64% rispetto al 2023 – fonte Sian), con una forte prevalenza di bianchi (74%) sui rossi (26%).
Il 15% dei vigneti sono in biologico (+32% rispetto al 2016 – fonte Sinab).
Una filiera con oltre 230 milioni di euro all’anno di valore di produzione, 66% dei quali dalle sole denominazioni DO/IG (fonte Ismea- Qualivita) e un export di vino pari a 82 milioni di euro
(+ 71% rispetto al 2014 – fonte inumeridelvino.it).
Saranno previsti:
un percorso enologico, curato dalla Fondazione Italiana Sommelier (FIS), composto da otto masterclass blind tasting;
tre masterclass dedicate ai tre Consorzi partecipanti;
una masterclass curata da Gambero Rosso e dedicata ai Tre Bicchieri della nostra regione;
un’area ristorante “stellata”, curata dallo chef stellato Marco Bottega, Aminta Resort di Genazzano
L’edizione di quest’anno è un’occasione per consolidare il posizionamento del Lazio nel panorama enologico internazionale, segnando una nuova tappa nell’affermazione della nostra regione come terra di grandi vini e grandi storie da raccontare.