“Il punto essenziale è il problema di cosa si deve fare perché il nostro fare meriti il nome di educazione”. Il pensiero del filosofo e pedagogista statunitense, John Dewey, è scritto in corsivo sulla lavagna posta all’ingresso della biblioteca dell’ateneo di via Cardinal Salotti, a Montefiascone.
Educazione come stella polare, come tavola della legge, dell’Istituto Universitario IPU. Spiega il Prof. Massimiliano Nisati, Officiale della Segreteria, Coordinatore dell’Area Didattica e Professore stabile di Diritto pubblico e Diritto civile, affiancato durante la chiacchierata dalla Dott.ssa Veronica Granato, coordinatore amministrativo, e dalla Dott.ssa Giulia Zannarini, assistente amministrativo: “La nostra università ha tre missioni fondamentali: la didattica, la ricerca e la valorizzazione delle prime due soprattutto con riferimento al territorio in cui l’Istituzione universitaria opera”.
Nella pratica?
“Stiamo lavorando sempre di più e meglio con il Comune di Montefiascone, la Provincia, la Regione, gli Enti locali, le Associazioni, le Scuole. Siamo diventati un provider dell’Istituto Dalla Chiesa”.
Ci può disegnare l’identikit di IPU?
“Siamo una sede aggregata della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. La nostra offerta formativa prevede lauree triennali e magistrali per Educatori e Pedagogisti. Da quando esistiamo, cioè da circa 25 anni, abbiamo laureato 1.300 studenti. Abbiamo una media annuale di 150 iscritti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Una quarantina di Docenti di cui due full professor. Ne arriveranno altri tre. Gli altri sono invitati, i quali nella nostra terminologia, sono anche loro Docenti”.
Prof. Nisati, perché io studente appena diplomato dovrei iscrivermi al vostro istituto? Più chiaramente, quali prospettive IPU può offrirgli?
“Chiariamo la mission: i nostri professionisti si occupano della prevenzione e del trattamento del disagio. In sostanza, sono Educatori che affiancano minori in genere, minori a rischio, con handicap. Poi tossicodipendenti, anziani, studenti, detenuti”. L’Educatore entra in campo, opera fianco a fianco, con chi ha bisogno. Dal 2018, inoltre, l’Educatore è un professionista, rientra in una professione ordinistica”.
Cioè?
“Appartiene a un ordine, con un Albo che contiene nominativi di professionisti formalmente abilitati e aggiornati sistematicamente grazie alla formazione continua”. Grazie ai recentissimi decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale (Gazzetta Ufficiale n 79 del 4-04-2025) il Laureato dell’Università Pontificia Salesiana può iscriversi direttamente all’Albo degli Educatori socio-pedagogici e dei Pedagogisti. Inoltre chi opera nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie può richiedere, al Ministero della Salute, il riconoscimento della sua professionalità nel settore”.
Educazione vuol dire naturalmente anche ampliare i propri orizzonti, andare oltre la didattica. Vuol dire allestire eventi esterni.
“Certamente. Tanto è vero che abbiamo organizzato quattro grandissime iniziative, oltre a una serie settimanale di eventi didattici. Dunque, partiremo il 16 maggio con la prima edizione del Festival della Gentilezza. Gentilezza declinata in diversi settori: sport, carceri, sanità, croce rossa, protezione civile, biblioteche, comunicazione. Il 27 giugno, un convegno internazionale su Educazione e Corporeità, organizzato da IPU insieme alla Università di Strasburgo, la Sorbona di Parigi, l’Università di Granada e quella di Malta. Parteciperemo, dal 18 al 22 giugno, al Festival dell’Ecologia. Il 19 giugno organizzeremo un concerto sul tema Pace ed Educazione. Il 9 luglio celebreremo l’estate montefiasconese con una serata musicale organizzata in partneriato con il Comune di Montefiascone”.
All’IPU l’educazione è davvero un faro che sa illuminare oltre i confini fisici dell’Istituto. È il ponte che unisce l’eccellenza accademica al tessuto vivo della società, generando valore condiviso e nuove opportunità di sviluppo e di dialogo.