La rievocazione storica inizia nel lontano 1618, a opera del medico ternano Michelangelo Carocci nella figura giuridica della confraternita di San Carlo; come attestato nelle Memorie istoriche del Carones. Fu lui a inaugurare nel territorio di Bagnaia la rievocazione della passione di Cristo ogni Venerdì Santo.
Scrive Angelo Carones nel 1700:
Pongono con ordinaria attenzione in celebrare con solenne pompa funebre una particolare processione circa all’una di notte del venerdì della settimana Santa in qui precedendo il tamburo ad un cavaliere vestito a bruno con bandiere simile in mano, sedente sopra un destriero superbamente bordato di carroccio e seguendo tutto il corpo della compagnia con il cappuccio in testa e con fiaccole di pece accese in mano, frammischiato quasi a ogni coppia con due ragazzini vezzosamente adornati in figura di angeli portanti ciascuno qualche strumento dellaPassione del nostro Divino Redentore conducono girando per tutto il paese, sopra di una maestosa bara, la spoglia del medesimo Nostro Signore Gesù Cristo adornato da quattro bandiere nere, da lumi e dal canto concentrato di tuono lugubre dell’officiali e cappellano che chiude il sacro cammino.
Tale manifestazione religiosa, espressione del sentimento cristiano della Comunità Bagnaiola, si protrasse per secoli successivi, con interruzione dovute a gravi necessità dell’epoca e fatti contingenti come la guerra. Venne ripristinata nel 1902 grazie all’impegno di Vincenzo Cencioni e di altri volenterosi paesani, i quali, con pochi mezzi di fortuna, riuscirono a ripristinare l’antica manifestazione.
Dopo la morte di Vincenzo, continuò l’opera il figlio Pietro e il cugino Giovanni Maria: con lo stesso entusiasmo e spirito di sacrificio, essi ampliarono la processione e nel 1967 venne finalmente costituito un Comitato permanente che si occupa tutt’ora dell’organizzazione della processione del Venerdì Santo.
Attualmente fanno parte del comitato, ormai riconosciuto a tutti gli effetti Ente Morale.
I quadri plastici che si snodano per le vie del borgo della ridente cittadina di Bagnaia coinvolgono il pieno centro storico, escono dal portale della Chiesa di San Giovanni Battista, mentre tutta la parata militare che qui si innesta, esce poco prima dal portale del borgo vecchio.
Tra il luccichio di cento fiaccole di tela e cera poste su le due fiancate della chiesa, si snodano i vari figuranti sulla scia della vecchia processione, oggi completamente rivista e corretta, notevolmente ampliata e fedelmente storica, consta di 350 figuranti, dieci cavalli e una biga romana trainata da due cavalli.
Nell’ordine:
1° Quadro: Gesù all’orto dei Getsemani;
2° Quadro: Il confortatore e simboli della passione;
3° Quadro: Giuda;
4° Quadro: Gesù catturato;
5° Quadro: Il Sinedrio;
6° Quadro: Anna il sommo sacerdote;
7° Quadro: Caifa, capo del sinedrio;
8° Quadro: Erode, re della Giudea;
9° Quadro: Ponzio Pilato, governatore della Giudea;
10° Quadro: Ecco Homo (ecco l’uomo);
11° Quadro: Gesù condotto al Calvario;
12° Quadro: Crocifissione e deposizione;
13° Quadro: Maria che segue Gesù insieme a San Giovanni, le Pie Donne;
14° Quadro: la Veronica;
15° Quadro: Il Testamento di Gesù;
16° Quadro: Il Longino (che trafisse con la lancia il costato di Gesù)
17° Quadro: Il ritorno dal Calvario: Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo (amici di Gesù)
18° Quadro: La sepoltura di Gesù.