Giornata della cultura del Lazio, il Rotary Viterbo protagonista. Nei giorni scorsi, all’aula magna dell’Università degli studi della Tuscia, si è svolta la Giornata della cultura, evento promosso dalla Commissione Beni Culturali e Rapporti con L’Unesco del Rotary Distretto 2080 e organizzato dalla presidente del Rotary club Viterbo Rosita Ponticiello e da Gilda Nicolai, referente delegata dal rettore e presidente dell’associazione Alumni. Erano presenti, tra gli altri, anche la coordinatrice della commissione distrettuale beni culturali e rapporti con l’Unesco Kirova Kirilova; la sindaca di Viterbo Chiara Frontini; il consigliere regionale Daniele Sabatini; il delegato del Governatore D2080 Pasquale Ranucci e la Sovrintendente Margherita Eichberg. Il tema esaminato è stato la “sentieristica storica tra borghi medievali, città, arte, architettura e tradizioni popolari”.
“Pasquale Ranucci ci ha permesso di organizzare questa giornata – ha detto Rosita Ponticiello -. Viterbo ha una grande tradizione culturale e tradizioni pure che non hanno subito tante contaminazioni. Oggi facciamo un viaggio attraverso questa tradizione con la presentazione dei progetti rotariani dei club di Fiuggi, Cassino, Formia-Gaeta e Pomezia Lavinium. Grazie della presenza al consigliere Sabatini e alla sindaca Frontini, che sono per noi punto di riferimento e a Gilda Nicolai, risorsa importante per il Rotary club Viterbo”.
“Cerchiamo di tradurre le idee in progetti sul territorio – ha detto Ranucci – e la Giornata della cultura del Lazio è importante. La cultura muove le coscienze e le nostre anime. Soltanto insieme possiamo realizzare progetti per il territorio”.
La sindaca di Viterbo Chiara Frontini ha detto che “l’incontro oggi è su un tema che è quantomai attuale, valore aggiunto in termini di qualità della vita. E’ noto a tutti che Viterbo è da circa un anno città candidata a capitale della cultura europea. Da parte del Rotary siamo certi che arriveranno valide proposte. Nel decennale della Rete delle Macchina a spalla è partito il progetto delle Macchine di pace per declinare i nostri trasporti al senso di appartenenza. Viterbo sbarcherà in scenari intercontinentali. Si parte dalla regionalità e identità per poi mostrarli in scenari internazionali”.
Il consigliere regionale Daniele Sabatini ha ricordato che “a Viterbo, nell’anno del Giubileo, riteniamo d’avere stimoli di approfondimento come la Giornata della cultura. Il nostro è un territorio ricco che merita e necessita di essere attenzionato dalle associazioni locali, solo insieme si riesce a fare. L’esperienza della Rete delle Macchine a spalla mette in evidenza come Comune, Regione Lazio e associazioni possono realizzare insieme importanti progetti. Era il 2017 e sono stato il secondo firmatario della proposta di legge sul tema dei cammini del Lazio: feci una battaglia per inserire la Via Francigena. Altre regioni come Toscana e Umbria vivono già un’identità molto forte, penso sia importante per il Lazio sviluppare maggiore identità territoriale per aumentare la propria capacità attrattiva. Ho proposto all’assessore Righini anche una rete dei parchi e delle aree protette”. Sabatini ha concluso dicendo che “i 40 milioni per recuperare l’ex ospedale di Viterbo vanno in questa direzione”.
Gilda Nicolai ha portato i saluti del rettore e spiegato che “l’associazione ex studenti è stato uno dei primi atti quando si è insediato il rettore Ubertini che ci teneva a creare questa rete per mettersi insieme e aiutare a fare crescere il territorio. Ci sono tante testimonianze del lavoro fatto da ex studenti per la crescita del Viterbese. A piazza San Lorenzo è nato Archeoares e il centro diocesano di documentazione realizzato dal professor Luciano Osbat. L’aula magna era un convento domenicano, poi un carcere e, nel 1993, a questo luogo è stato dato all’Unitus. Ricordo anche l’orto botanico che prima era un deserto e ora un luogo meraviglioso, il complesso del San Carlo che era un ospizio e luogo abbandonato e ora sede universitaria e i locali di Santa Maria del Paradiso”.
Kirova Kirilova ha reso noto che “iniziare la Giornata della cultura con Viterbo, che ha
la candidatura a capitale europea della cultura, non è casuale perché i valori Unesco sono i nostri valori. Il Rotary è il club che ha la maggiore possibilità di fare tessuto per il territorio con progetti concreti. Sono importanti i borghi e la sentieristica per l’identità e la cultura locali e sono centrali i riferimenti agli stakeholders”. La Sovrintendente Marghetira Eichberg ha poi descritto tutti i rapporti tra ambienti naturalistici, borghi, città e insediamenti architettonici nella provincia di Viterbo.
“La Tuscia è un territorio meno trasformato e quindi più leggibile – ha detto Eichberg -. Ci sono in tutta la provincia di Viterbo paesi che hanno monumenti e costruzioni architettoniche che si fondono in un tutt’uno con l’ambiente circostante: Palazzo Orsini e il Parco dei mostri di Bomarzo, Palazzo Farnese a Caprarola, le ville storiche presenti in tutta la Tuscia, l’abbazia di San Martino e tanto altro. Come disse Pasolini ogni bene culturale è legato da una fitta trama di relazioni”.
Nel corso della giornata, sono poi intervenuti Eva Ponzi, Luisa Carbone, Luciano Osbat, Giuseppe Romagnoli, Patrizia Nardi, Tiziana Galloni. Dopo la premiazione dei progetti culturali dei club del Lazio, ha chiuso la giornata la relazione di Pasquale Ranucci.