25 Aprile, Troncarelli (Pd): “L’antifascismo non è un’opinione, ma la bussola morale della nostra democrazia. Oggi più che mai”

alessandra troncarelli
In vista delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, Alessandra Troncarelli, segretaria del Circolo Comunale del Partito Democratico di Viterbo, interviene con una riflessione sul significato profondo e sull’attualità stringente del 25 Aprile e dei valori che esso incarna.
“Il 25 Aprile è il giorno in cui onoriamo il coraggio di chi ha combattuto per restituirci la libertà e la democrazia, ponendo le fondamenta della nostra Repubblica. Il valore supremo che emerge da quella lotta è l’antifascismo. Non si tratta di un’etichetta del passato o di una bandiera di parte, ma del dna stesso della nostra Costituzione, l’essenza irrinunciabile della nostra convivenza civile.”
La Segretaria sottolinea come la difesa di questo principio sia oggi più necessaria che mai. “Viviamo tempi complessi – prosegue Troncarelli -, in cui vediamo forze politiche di maggioranza nel nostro Paese mostrare una preoccupante e quasi ostinata riluttanza a definirsi pienamente antifasciste. Questa ambiguità è un segnale d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare. Sminuire l’antifascismo significa indebolire le fondamenta stesse su cui poggia la nostra libertà.”
“E non illudiamoci che il pericolo sia confinato ai nostri confini. Guardiamo oltreoceano: il riemergere di simbologie come i saluti romani, i discorsi che flirtano pericolosamente con idee di supremazia e segregazione razziale, ci dimostrano che i fantasmi dell’intolleranza e dell’autoritarismo non sono mai stati sconfitti definitivamente. Sono sempre pronti a riaffacciarsi se la vigilanza democratica si affievolisce.”
“Diventa allora fondamentale, oggi più che mai, fare nostri i valori della Resistenza: libertà, giustizia sociale, solidarietà, uguaglianza. La lotta partigiana ci ha consegnato una bussola morale. In questo preciso momento storico dell’Occidente, dichiararsi e agire da antifascisti non deve essere percepito come un atto straordinario o una scelta radicale, ma deve tornare ad essere la normalità. Deve essere il prerequisito condiviso di ogni cittadino che crede nella democrazia e nei diritti umani. L’antifascismo è la scelta quotidiana di stare dalla parte giusta della storia. Oggi più che mai dobbiamo gridare: evviva la libertà!”
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