A Sofia Elena Rovati la prima edizione del Premio Internazionale “Vicino Orsini”

Elena Sofia Rovati-Premio Vicino Orsini 2024

Nella sala gremita del Palazzo Orsini di Bomarzo si è svolta giovedì 4 luglio la prima edizione del Premio Internazionale “Vicino Orsini”, riconoscimento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale proprio nel dies natalis del signore di Bomarzo, che premia in questo anno chi si è distinto nel campo dell’arte e della cultura.

Parterre di riguardo, con il prefetto e il questore di Viterbo Gennaro Capo e Luigi Silipo in prima fila, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il consigliere regionale Enrico Panunzi, la soprintendente alle Belle Arti Margherita Eichberg, Patrizia Rosini, storica e fine conoscitrice della storia delle famiglie nobili viterbesi, autorità civili e militari.

A fare gli onori di casa, il sindaco Marco Perniconi, affiancato da Tiziana Lagrimino, responsabile organizzativo per ST Sinergie – società che ha curato l’evento – che ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Sarà una casualità, ma due anni fa, proprio in
questa sala, abbiamo inaugurato le celebrazioni dei 500 anni della nascita di Vicino Orsini e questa prima edizione del premio a lui dedicato s’intreccia con il quinto centenario della morte di Giulia Farnese, detta ‘la Bella’, prozia della Giulia Farnese moglie di Vicino Orsini, personaggi noti in tutto il mondo che hanno dato prestigio a Bomarzo e a buona parte della provincia viterbese”.

La suspence per l’assegnazione del primo Premio internazionale “Vicino Orsini” è stata scandita dalla proiezione dello spot dedicato all’evento, realizzato da Project Tuscia e da una breve rievocazione storica con figuranti in abiti rinascimentali messi a disposizione dalla Pro Loco di Bomarzo. Poi, finalmente, la proclamazione. La statuetta d’argento, realizzata dal Maestro orafo Lino Perinelli e raffigurante un intenso abbraccio tra Vicino Orsini e Giulia Farnese, è stata consegnata dal sindaco e dall’assessore alla Cultura Marzia Arconi a Sofia Elena Rovati*, proprietaria dal 2017 – insieme alla sua famiglia – dell’isola Bisentina su cui è stato fatto negli ultimi anni un’eccezionale operazione di restauro, aprendola oggi al pubblico.

La motivazione:Per l’impegno e le idee innovative messe in campo nella valorizzazione di un luogo carico di legami storici e culturali con il territorio della Tuscia, come l’isola Bisentina. Per l’opera di recupero ambientale ed architettonico dell’isola, volto alla promozione e alla fruizione delle bellezze dei suoi siti e dei suoi luoghi di culto. Per la particolare congiuntura che in quest’anno, dedicato alla memoria di Giulia ‘la Bella’, lega l’isola Bisentina alle vicende della famiglia Farnese, che a sua volta si intrecciano in modo profondo e ineluttabile con la storia degli Orsini di Bomarzo. Per la capacità, come giovane donna, nel riuscire a coniugare la passione per l’Arte e la Cultura con un progetto imprenditoriale volto a creare economia e utilità sociale”.

Con emozione e gratitudine, Sofia Elena Rovati ha raggiunto il palco per ritirare il premio, unito a un mazzo di rose rosse, simbolo della famiglia Orsini. “Questo territorio mi ha stregata – ha dichiarato la giovane imprenditrice d’origine milanese -. Sono forestiera e non è stato un colpo di fulmine, ma un innamoramento lento per questa piccola isola. Sono qui soprattutto in rappresentanza di mio papà, il primo a essere rimasto affascinato da questo luogo magico. Lui mi ha proposto di occuparmi del recupero dell’isola Bisentina, all’epoca vivevo a Londra e sono passata da una grande isola a una piccolissima isola. Proprio l’esperienza inglese mi è stata utile per far sì che nel 2022 l’isola venisse riaperta ai visitatori, perché in Inghilterra pubblico e privato cooperano agevolmente. Sto imparando molto dalle persone del posto, in particolare per la tutela e la salvaguardia del bene comune. Piano piano, riuscirò a chiamare questo luogo ‘casa’!”.

L’evento si è concluso con un piacevole momento conviviale, caratterizzato da una ricca degustazione di prodotti tipici.

 

*Sofia Rovati, studi in Storia dell’arte in Inghilterra e un «Progetto dell’Isola Bisentina» che coltiva con entusiasmo e determinazione: nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, per la prima volta accessibile dopo un lungo lavoro di restauro, ha ideato la mostra fotografica La dama dell’Unicorno. Giulia Farnese e l’Isola Bisentina, con foto di Manfredi Gioacchini. «È la storia di una donna del Rinascimento, una nobildonna per molti tratti moderna, morta giusto 500 anni fa, di cui sappiamo poco, ma la cui vita era legata a questa isola: è una delle tante storie che la Bisentina custodisce e che vogliamo cominciare a raccontare».

 

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L'abbraccio tra Vicino e Giulia     449933324_449934577843582_4753960624870352235_n

Fonte:Comune di Bomarzo

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