A Viterbo summit dell’architettura globale, interverranno a Palazzo dei Priori 32 esperti del settore, in rappresentanza di 16 Paesi e di 4 Continenti

Giovedì e venerdì prossimi, 20 e 21 giugno, a Viterbo summit dell’architettura globale. Una esagerazione? Be’ nel capoluogo della Tuscia, Sala Regia di Palazzo dei Priori, converranno 32 esperti del settore, in rappresentanza di 16 Paesi e di 4 Continenti. Cosa che non capita esattamente tutti i giorni e che nella Tuscia non è mai capitata. Si parlerà sul tema: “La bellezza e il paesaggio costruito”. Titolo magari vagamente astratto, ma che servirà per una prima messa a fuoco delle varie posizioni e precisare l’agenda di lavoro rispetto al congresso internazionale di urbanistica che si terrà il prossimo anno. A presentare l’evento a Palazzo dei Priori la sindaca Chiara Frontini, l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Raffaele Aronne, il presidente dell’Ordine provinciale degli architetti Giorgio Saraconi, l’organizzatore della “due giorni” Danilo Pasquini. Una collaborazione strategica, quella che è scattata tra Comune e gli stessi architetti che si prefigge di valorizzare al massimo il tessuto di una città che è unica. Sottolinea l’assessore Aronne: “Dobbiamo far uscire Viterbo fuori da porta Faul. Fino ad oggi la nostra è stata una città autoreferenziale, troppo attenta a se stessa. Un esempio? Il nostro piano regolatore è al penultimo posto in Italia per anzianità. Noi dobbiamo esaltare al massimo la bellezza di questa Viterbo anche perché puntiamo a diventare capitale europea della cultura. Se ci riusciremo in fondo non importa, ma è importante allinearsi ai livelli di coloro che oggi ci sono davanti”. Un concetto sul quale insiste anche la sindaca. Piena disponibilità degli architetti che rivendicano anche come la bellezza costituisca pure uno strumento di crescita economica. “E la bellezza – sentenzia l’architetto Pasquini – non è un vezzo, ma un valore”. (L. C.)