Al MART di Rovereto un focus sulla carriera dell’artista tarquiniese Marco Ferri

Marco Ferri-MART

Nella sede del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il tempio italiano dell’arte contemporanea, a partire dal 7 marzo e per quattro mesi, la mostra “abbi dubbi” dedicata a Marco Ferri e al suo percorso artistico.

L’esposizione, curata da Vittorio Sgarbi e Dennis Isaia, sarà composta da un’ampia selezione di opere di Ferri, comprendente dipinti e grafiche su carta, scultura polimaterica e ceramica.
La nota critica di Davide Sarchioni, in forma di “intervista d’arte”, dischiuderà le porte dello spirito creativo di Ferri al fine di approfondire il viaggio nella articolata e intensa poetica dell’autore.
Si tratta di un momento particolarmente significativo del percorso dell’artista tarquiniese, il quale, attivissimo nelle collaborazioni con numerose e importanti gallerie trova in questa prossima mostra una sorta di riconoscimento ufficiale nel panorama dell’arte contemporanea in Italia e, in prospettiva, internazionale.
Un percorso di riconoscimento avviato da anni e confermato, tappa dopo tappa, da partecipazioni a importanti esposizioni e acquisizioni. Su tutte: quella del 2016 della Collezione d’Arte Contemporanea della Banca D’Italia con otto opere acquistate, istallate e visibili presso la sede centrale della Banca d’Italia in Roma, Palazzo Koch, spazio nel quale le opere di Marco Ferri condividono gli ambienti dedicati alle collezioni con opere di altri artisti contemporanei quali Guido Strazza, Gianfranco Notargiacomo, Minya Mikic, Antonio Del Donno, Turi Sottile e Alberto Di Fabio.
Il catalogo della mostra sarà pubblicato nella fase intermedia dell’esposizione e si avvarrà di immagini delle opere riprese nel loro allestimento.

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