Sabato 29 aprile, alle ore 21.00, al Teatro dell’Unione di Viterbo va in scena lo spettacolo
“Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo.
Una delle primissime commedie di Eduardo De Filippo è un classico della tradizione teatrale comica. Le vicende di una scalcinata compagnia teatrale che si trova ospitata in un albergo. Quindi teatro nel teatro. La messinscena gioca sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia, tra momenti di gag e momenti di sospensione drammatica. Con questo lavoro la compagnia si è classificata come migliore spettacolo alla 73° edizione del Festival Nazionale d’Arte Drammatica di Pesaro (2019).
Sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia (per bisogno/fame o per opportunità/etichetta sociale), si gioca questo testo molto particolare di Eduardo. Il tema del doppio la fa da padrone: comicità-drammaticità, attori-personaggi; uominigalantuomini; nobili-plebei; ricchezza-miseria; verità-menzogna.
Personaggi attori e attori personaggi, sani che si fingono pazzi e pazzi che tornano sani,
fratelli veri e fratelli finti, madri vere e madri finte, padri legittimi e padri illegittimi si
susseguono sulla scena intrecciando, l’una nell’altra, vicende speculari.
La maschera, che domina la scena, ricorda il continuo sdoppiamento dell’essere umano
stesso tra finzione e realtà.
Così il piano luci, così la scenografia vuota-piena che delimita gli spazi fisici e mentali,
lasciando comunque intravedere, così la “biancheria artistica” costantemente presente e
agita in scena.
Su questo doppio binario si è mosso anche questa volta il lavoro di ricerca di Teatro dei
Dioscuri, sospeso a metà tra la tradizione e il tradimento.
L’Associazione d’Arte Cultura e Spettacolo “Teatro dei Dioscuri” nasce nel 1999, per proseguire e rinnovare l’attività già svolta dal 1989 dalla Coop. “Amici del Teatro” e per acquisire una nuova immagine sul territorio e nel panorama culturale e teatrale nazionale e internazionale.
Dopo un periodo di impegno nel teatro dialettale (Eduardo e Peppino De Filippo, E. e V. Scarpetta, A. e P. Petito, N. Muro) è approdata al teatro in lingua, sia classico che contemporaneo, sia italiano che straniero (Cechov, Pirandello, Terron, Fayad, Fo, Silvestri, Camerini, Pasculli, Graham, Chapman, Pertwee). “Teatro dei Dioscuri” intende, negli anni, allargare sempre più la propria produzione ai diversi generi teatrali, dal comico al drammatico, dall’italiano al dialettale, dal classico al contemporaneo, dal teatro ragazzi alla commedia musicale.
Da alcuni anni Teatro dei Dioscuri ha approfondito i diversi linguaggi teatrali ponendosi come riferimento nel panorama teatrale territoriale e nazionale nel campo formativo con una serie di esperienze qualificate e qualificanti.