Antonio Tempesta, legge sulle rievocazioni storiche straordinario strumento per lo sviluppo delle comunità locali. Per il Giubileo l’udienza papale

Antonio Tempesta

L’associazionismo e la sua distribuzione territoriale è la strada maestra attraversata dal sorianese Antonio Tempesta che lo ha portato alla presidenza dell’Ente Sagra della Castagna, fino all’incarico che lo ha prestato di più all’attenzione mediatica, parliamo della presidenza delle Associazione Rievocazioni storiche del Lazio. Una sostanziale stabilità dell’impegno nella Tuscia con 12 rappresentazioni all’attivo che val la pena ricordare:

I pugnaloni di Acquapendente– I Mercatini del 600 di Bassano Romano-Il corteo storico e palio di sant’Anselmo a Bomarzo-le Ludi Borgiane a Civita Castellana-I festeggiamenti in onore di san Famiano a Gallese-la Settimana Medioevale a Montefiascone-il Palio dei Borgia a Nepi-Processione del Cristo Morto e Ottava di Sant’Egidio a Orte, il Palio delle Corse a Vuoto a Ronciglione, la Sagra delle Castagne a Soriano nel Cimino-lo Sposalizio dell’Albero a Vetralla– Julianellum 1536 a Vignanello, senza escludere il peso delle restanti realtà rappresentate dalle province di Frosinone, Latina, RietiRoma, iscritte all’Albo Regionale delle Rievocazioni Storiche.

L’Associazione Rievocazioni Storiche del Lazio lavora coralmente per cercare di tirar fuori da ognuna delle associate di cui la Tuscia con Orte è sede regionale la propria peculiarità. Fare rete è determinante per ottenere una legge nazionale, solo rafforzandoci uniti possiamo far valorizzare il patrimonio culturale dei nostri territori. Premette Antonio Tempesta.

Con il  2024 ormai alle spalle concretamente quali sono stati  i punti che hanno segnato la forza della Associazione Rappresentazioni storiche in questo anno?

Senza ombra di dubbio l’approvazione definitiva al Senato della legge sulla rievocazione storica, a firma Virginio Caparvi e dell’On. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Questo provvedimento rappresenta un traguardo storico per l’intero movimento della rievocazione in Italia, un sogno atteso da anni che finalmente diventa realtà. La nuova legge, composta da 12 articoli, sancisce ufficialmente il riconoscimento delle rievocazioni storiche come componente fondamentale del patrimonio culturale italiano. Ringrazio personalmente l’Onorevole Rotelli e l’assessore regionale Sabatini che hanno sostenuto l’attuazione di questa legge, ed inoltre Leandro Ventura direttore dell’Istituto Centrale Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura. Oggi siamo consapevoli di poter contare sul supporto delle istituzioni per la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni storiche. Ma bisogna evidenziare anche la maggiore forza di fare rete tra di noi, senza essere slegati. Nel rispetto della storia e della tradizione di ogni realtà.

Come rappresenterete il Giubileo 2025? La Porta Santa è stata aperta

Il Giubileo 2025 appena aperto si chiuderà  il 6 gennaio 2026. Stiamo progettando l’organizzazione di meeting di carattere culturale e spirituale tra varie regioni, al momento focalizzate in Toscana, e vicina Umbria, magari puntando al quadrilatero della macro regione includendo le Marche a cui si andrà ad aggiungersi l’Emilia Romagna(tutte hanno contribuito alla stesura della legge) , è stato reso noto il programma ufficiale del Vaticano e l’idea  che ci unisce è quella di una speciale udienza papale  di tutte le Associazioni durante l’anno giubilare.. Per il resto ogni territorio può portare un contributo a sé. Intanto abbiamo stampato un folder divulgativo che possa facilitare le informazioni che distribuiremo in tutti i punti strategici.

Qual è il suo sogno nel cassetto?

Sicuramente l’attuazione di una legge nazionale che vada a far convergere in modo totale eventi, storie e tradizioni che rappresentano il nostro bel Paese.

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