Archeoscoperte, tratti di strada basolata romana, probabilmente appartenenti all’antica via Clodia

Due tratti di strada basolata romana, probabilmente appartenenti all’antica via Clodia, la strada consolare che collegava Roma con i centri dell’Etruria interna, sono venuti alla luce ad Anguillara Sabazia, nel corso dei lavori per l’estensione della rete Italgas. La scoperta è emersa nei giorni scorsi grazie alla collaborazione tra Italgas e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, sotto la cui direzione scientifica gli archeologi, secondo una consolidata prassi operativa, hanno seguito costantemente i lavori di scavo.
Il passaggio della via Clodia in quest’area era stato già ipotizzato sulla base di dati storici e archeologici. “Il rinvenimento di questi due ulteriori tratti – commenta il Soprintendente Margherita Eichberg – contribuisce a fare luce su quale fosse il suo esatto tracciato, andando ad aggiungere un ulteriore importante tassello alla conoscenza della viabilità antica e ad arricchire il variegato panorama dei beni culturali di Anguillara Sabazia”.
L’ Antica Via Clodia, secondo gli storici, nell’Alto Medioevo costituiva il Limes (confine) tra Impero Bizantino e i Longobardi ed era utilizzata da questi per raggiungere da Pavia, Benevento e poi la Grotta sul Gargano dedicata al culto dell’Arcangelo Michele. Dopo 1500 anni il Comitato Promotore San Michele, un Cammino di Cammini utilizza la Clodia insieme ad altri itinerari, per collegare La Sacra di San Michele in Val di Susa con Monte Sant’Angelo sul Gargano passando per Castel Sant’Angelo in Roma. Tratto italiano della Linea che congiunge tutti i santuari micaelici tra l’Irlanda e la Palestina, meta millenaria di pellegrinaggi. Due tratti di strada basolata romana, probabilmente appartenenti all’antica via Clodia, la strada consolare che collegava Roma con i centri dell’Etruria interna.
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