Bachan Fernanda Ferrazzani, ecco come lo yoga ha cambiato la mia vita

Di Laura Pasquini

Fernanda Ferrazzani

Incontriamo nel suo casale a La Quercia, Fernanda Ferrazzani, giovane insegnante di yoga e meditazione con una ventennale esperienza alle spalle, vissuta in un cammino che ha esplorato varie discipline e stili.

È una luminosa mattina di fine gennaio e cominciamo la sua conoscenza passeggiando nel suo orto, dedicato al caro zio Franco. Non siamo sole: con noi anche le due cagnoline Prana e Lalli, numerosi gatti e le sue festose oche.

I campi arati da suo marito Alessandro con un trattore recuperato del 1968, lo spazio per le pratiche e le cene all’aperto quando verrà la bella stagione… La campagna, coltivare verdure biologiche, adottare animali, accogliere persone. Questo è il suo presente, uno stile di vita semplice all’insegna dell’autenticità.

Tuttavia, in passato Bachan ha dovuto allontanarsi dalla sua terra per ritrovare solo in seguito la sua dimensione più autentica.

Sono stata una ragazzina ribelle e piena di inquietudine, ho cambiato cinque scuole in sei anni, infine ho preso il diploma di ragioneria frequentando la scuola serale a Roma, sulla Magliana, andavo da sola con la macchina e mi sono trovata benissimo. La mia prima scelta però era stata il liceo socio-pedagogico, infatti poi mi sono iscritta a Psicologia, ho frequentato due corsi di counseling… Mi sono sempre interrogata su me stessa, all’epoca non ne ero ben consapevole, ma avevo tante crisi, una rabbia antica e repressa“.

Figlia unica, il  padre muore quando Fernanda ha solo undici anni, ma nella casa di campagna a La Quercia, dove abita con la mamma Maria e lo zio Franco, la bambina cresce in un clima di condivisione e di estrema apertura, imparando il rispetto per ogni creatura, per gli esseri umani e per gli animali.

“La prima Maestra di yoga è stata mia madre Maria” perché il primo significato della parola è “unione”, ma può accettare i paradossi, cioè che qualcosa sia in un certo modo, ma anche al contrario …non c’è nulla e nessuno di sbagliato. Si cambiano molti punti di vista con lo yoga.

Il sogno di Bachan era  quello di tornare lì e oggi, con suo marito Alessandro, laureato in scienze agrarie, continuano sulla via tracciata da Maria con cui ha incontrato la spiritualità e hanno fatto della loro casa un luogo di pace e di accoglienza.

Una parte della casa è difatti dedicata all’ ashram per la meditazione e l’insegnamento dello yoga, ma le persone amano restare con loro anche a cena dove si mangiano piatti cucinati con i prodotti della loro terra e la “famosa” pizza  preparata da Alessandro, che regala la felicità.

Cosa significa il Suo nome Bachan?

Bachan è il mio nome spirituale, che non viene scelto, ma viene dato dal proprio Maestro. Il nome spirituale viene dato in base a dei doni nella nostra persona o ad alcuni aspetti che dobbiamo perfezionare in noi. “Bachan” significa “Parola”, è questo l’aspetto che più devo esprimere e curare di me. Mi ha portato anche ad amare di più il mio primo nome, Fernanda Maria.

Che percorso ha avuto la ragazza ribelle e inquieta?

Negli anni della mia formazione scolastica ho frequentato molto l’ambiente del teatro, un altro mio grande amore … ma la mia prima meditazione a Roma a diciannove anni è stata una vera e propria scossa che mi ha toccato nel profondo. Ricordo quel giorno come un’esperienza terrificante. Tutta la mia rabbia repressa e antica è scoppiata fuori. Dopo, un lungo sonno rigeneratore, ho sentito il bisogno di tornare. Era Kundalini Yoga, la disciplina che è riuscita a sgrossare  le sue reazioni, a “buttare fuori” e a educare la sua mente alla meditazione.

Cosa e come accade?

Nel 2002 Bachan fondo a Viterbo con altri colleghi il Centro Ram Dass, uno dei primi centri ufficiali, che ha avuto la funzione di apripista perché poi sono stati aperti altri sette centri in Italia in un momento storico dove lo yoga era ancora visto come qualcosa di strano. Qui si tiene il primo Corso di Numerologia a sostegno dello Yoga, che poi si è diffuso in tutta Europa.

Nel 2005 intraprendo un lungo viaggio in Asia…

Un’immersione in quelle realtà totale e più spontanea, stringendo relazioni nell’ambito quotidiano e naturale. Visito il sud del Laos, dove esistono ancora nel terreno mine della guerra del Vietnam, ospite di un’associazione umanitaria; si addentra sulle montagne dove ancora non esisteva la corrente elettrica e fotografa lo stupore di quegli abitanti quando si rivedono in una fotografia.

Tornata a Viterbo?

Si realizza l’apertura di Mappe Corsare, il negozio che riempie di oggetti per arredamento e studio acquistati in Asia; statue di Buddha, cotone biologico, ceste intrecciate, che saranno utilizzate anche nell’occasione dei festival medievali di e presentati nei mercatini.

Come è cambiata oggi la sua vita?

Possiamo dire che “lo Yoga è Te” cambia la messa a fuoco della narrazione che facciamo su di noi, lo sguardo si sposta verso l’interno favorendo una relazione migliore con noi stessi. Si acquista padronanza di sé,  con la capacità di dirigere noi stessi non permettendo all’emotività di dominarci.

Come si raggiunge il più alto livello di percezione e di armonizzazione di se stessi con l’Universo? Qual è il suo metodo?

Impegno, impegno, impegno. Questa tecnologia dello yoga possiamo definirla qualcosa che cresce gradualmente in un percorso individuale, sempre molto libero, non c’è niente di obbligatorio.

Lo yoga è anche erroneamente inteso come una terapia o un sistema di esercizi per la salute e il fitness. In realtà può spiegarci qual è la sua più ampia portata?

Possiamo sintetizzare dicendo che lo yoga è unione di corpo mente e spirito, e il suo significato più profondo è quello di essere l’unione di sé col Sé, quindi con il Divino, l’Universo.

La disciplina si orienta verso una salute globale, sia individuale sia sociale. Questo la rende una pratica accessibile a persone di tutte le religioni, razze e nazionalità?

Lo yoga è unione, ma può accettare i paradossi, che qualcosa è in un modo, ma che può essere anche al contrario. Questo è un concetto molto importante.

Si pensa che lo yoga sia cosa da donne, chi sono i partecipanti ai suoi corsi?

Persone di ogni età, donne e anche molti uomini.

Partendo dalla sua esperienza, può dire di aver raggiunto l’illuminazione?

L’energia Kundalini è un’energia di coscienza. Più che di illuminazione parlerei di piccoli passi verso una maggiore cognizione di sé.

Quali benefici lo yoga ha apportato alla sua vita?

La pratica dello yoga aiuta a sintonizzare la mia mente nella contemporaneità. Molto spesso le persone tendono a dimenticare l’essenza più importante della vita, quella di cogliere il momento presente. La disciplina che nasce dalla pratica diviene ben presto uno stile di vita e tutto gradualmente cambia, le abitudini, i modi di sentirsi felici, le amicizie… E non ci sentiamo più soli perché la solitudine diviene nostra alleata. Per questo dico che lo yoga mi ha salvata, come mezzo certo, non come fine. Il fine è sempre quello della realizzazione del Sé e spero che la mia storia possa ispirare le persone che ancora non si sentono complete o si sentono inadeguate, come mi sentivo io, a compiere appieno il proprio destino.
Già nel più antico dei testi yogici – Yoga Sutra – è scritto: «Lo yoga calma le fluttuazioni delle mente», e così cambia la vita.

ILT-oche

Per coloro che vogliono esplorare il mondo Yoga o frequentare i corsi organizzati: Centro Yoga Ram Dass – tel. 347 1176616. Siti: www.ramdass.it – www.bachan.yogaPagina FacebookBachan Fernanda FerrazzaniPagina Istagram: bachan_yoga

 

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