Il cammino di San Rocco in questi ultimi anni, oltre ad affermarsi tra i Cammini più interessanti del Lazio, è stato inserito nei circuiti dei Cammini nazionali, soprattutto per le sue caratteristiche uniche. Camminare sulle orme di San Rocco è un modo per riscoprire parte della nostra storia, quella delle nostre radici che non dobbiamo perdere e alle quali dobbiamo sempre guardare. Il Cammino di San Rocco arrivato alla 10° edizione è il recupero di una tradizione antica nella comunità bagnaiola, attestata fino al 1800, e recuperata negli anni scorsi da Graziano Buzzi che non nasconde la soddisfazione insieme a Giorgio Chioccia, guida e collaboratore: “Camminare sulle orme di San Rocco è un modo per riscoprire parte della nostra storia, quelle radici che non dobbiamo perdere e alla quali dobbiamo sempre guardare”.
L’evento negli intenti degli organizzatori nasce dalla volontà di recuperare una tradizione che il corso del tempo stava spegnendo, per incentivare soprattutto oggi nel posto covid un turismo lento e di qualità che pure avvalori il territorio. Un esperienza visiva, naturalistica ,enogastronomica: questi gli elementi alla base che costituiscono punto di forza del “Cammino di San Rocco” un tragitto che si articola in tre giorni lungo la via Francigena, da Acquapendente alla Frazione di Bagnaia garantendo una visione di quello che la provincia è in grado di offrire. Per questo il Cammino di San Rocco è riscoperta e valorizzazione del nostro territorio ,con soste dedicate alla scoperta di innumerevoli meraviglie storico artistiche che si incontrano lungo il percorso. Riscoperta di una tradizione antica che fino al 1863 veniva seguita dagli abitanti di Bagnaia che da Acquapendente , paese del primo Miracolo di San Rocco giungevano dopo 65 Km di pellegrinaggio a Bagnaia omaggiando il proprio Santo Protettore. San Rocco, nonostante le notizie sulla sua vita siano poche è uno dei Santi più amati e popolari. Invocato dal Medioevo come protettore dal terribile flagello della peste tanto che il Concilio di Costanza nel 1414 lo invocò santo per la liberazione dall’epidemia che era scoppiata. San Rocco viene ricordato il 16 agosto, e nel Martirologio Romano ci si riferisce alla sua canonizzazione proprio per “il suo pio peregrinare per l’Italia curando gli appestati”.
21-23 Agosto Bagnaia celebra il Santo Patrono Il cammino di San Rocco ripercorrendo il vecchio tracciato. (Acquapendente – Bagnaia nello spirito dello stare insieme in questi tre giorni di evento , unendo diverse generazioni di Pellegrini ,con fasce di età che sembrano cosi lontane ma che invece, unite, diventano la vera forza di questo splendido Cammino in terra di Tuscia
DALLA FRANCIA ALL’ITALIA
Non è possibile ricostruire il percorso prescelto per arrivare dalla Francia nel nostro Paese: forse attraverso le Alpi per poi dirigersi verso l’Emilia e l’Umbria, o lungo la Costa Azzurra per scendere dalla Liguria il litorale tirrenico. Certo è che nel luglio 1367 era ad Acquapendente, cittadina in provincia di Viterbo, dove ignorando i consigli della gente in fuga per la peste, il nostro Santo chiese di prestare servizio nel locale ospedale mettendosi al servizio di tutti. Tracciando il segno di croce sui malati, invocando la Trinità di Dio per la guarigione degli appestati, San Rocco diventò lo strumento di Dio per operare miracolose guarigioni. Ad Acquapendente San Rocco si fermò per circa tre mesi fino al diradarsi dell’epidemia, per poi dirigersi verso l’Emilia Romagna dove il morbo infuriava con maggiore violenza, al fine di poter prestare il proprio soccorso alle sventurate vittime della peste.
Bagnaia lo onora come Santo protettore ed ogni anno nel mese di agosto gli dedica una festa, il 21-22-23 Agosto riprende il Cammino , dopo due anni di dura pandemia, ripercorrerà il vecchio tracciato Acquapendente -Bagnaia, unendo diverse generazioni di Pellegrini che uniti, diventano la vera forza di questo splendido Cammino in terra di Tuscia.