Biblioteca Consorziale di Viterbo, ultimo incontro di biblioterapia con Čechov e Shakespeare

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Il cammino promosso dalla Biblioteca Consorziale di Viterbo nella letteratura contemporanea sotto la guida del volume “il solco” sta ormai per terminare, venerdì 30 giugno si terrà infatti l’ultimo incontro della biblioterapia.

Alle ore 17.30, presso la sala conferenze Vincenzo Cardarelli (viale Trento 18/e) assisteremo alla performance di Giuseppe Manfridi su Anton Pavlovič Čechov e William Shakespeare: ci faremo trasportare nelle pagine di “Romeo e Giulietta” e “Il giardino dei ciliegi”, due testi fondamentali per una biblioteca che voglia definirsi tale. Come sempre ai presenti sarà fatto omaggio dei volumi oggetto dell’evento per costruire una propria, personale, libreria.

Romeo e Giulietta, William Shakespeare:

Perché muoiono Romeo e Giulietta? La spiegazione sembra esserci data dalla trama: per l’inimicizia delle loro famiglie. Fuor di dubbio, ma i grandi amori dovrebbero saper superare avversità ben più gravi. Senonché, un’analisi inedita del dramma può offrirci una risposta sorprendente. Per non anticipare qui il risultato della nostra indagi-ne, citiamo solo gli ultimi emblematici versi dell’opera, pronunciati dal Principe di Verona.

Il giardino dei ciliegi, Anton Pavlovič Čechov:

Nel Giardino dei ciliegi (rappresentato per la prima volta nel 1904) la protagonista, Ljuba, è costretta ad alienare la sua casa adornata da un bellissimo giardino di ciliegi. Il dramma si consuma nel giro di pochi giorni, quasi senza dare il tempo a Ljuba di realizzare che il mondo in cui tuttora sente di vivere è già dissolto. Nel terzo atto, così replica allo studente Trofimov, che tenta di farle guardare in faccia la realtà quando ormai il giardino è stato già venduto.

 

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